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Gallipoli mette un freno alla movida, il sindaco Minerva: «Basta turisti nudi in città»

Emesse le ordinanze del comune di Gallipoli che vietano la musica oltre la mezzanotte, il bivacco, il campeggio abusivo, la vendita di bevande in bottiglie di vetro, l’uso delle “citronelle” nel centro storico e il nudo. Soprattutto quest’ultima ordinanza è frutto di diverse immagini diventate virali sui social, in cui turisti vengono immortalati senza abiti in giro per la città. «Abbiamo costruito nel tempo, insieme alle forze dell’ordine, un lavoro che possa aiutare la fase dei controlli, – afferma il sindaco Stefano Minerva -, ma soprattutto che possa limitare alcuni problemi che la città ha nel periodo estivo».

Quello delle “citronelle” è un provvedimento legato alla necessità di tutelare le mura urbiche ed evitare che cera e materiale oleoso possano ulteriormente danneggiarle, ma anche dalla necessità di garantire la sicurezza di turisti e avventori dei locali che insistono lungo le riviere. «Abbiamo inoltre fatto l’ordinanza contro i nudi in città: nei luoghi urbani non è possibile girare senza vestiti, bisogna avere un minimo di decoro», precisa il primo cittadino.
Le ordinanze permetteranno alle forze dell’ordine di agire e multare, risolvendo quei disagi che spesso accadono nel periodo estivo. «Le ordinanze – aggiunge Minafra – devono essere rispettate, altrimenti si vìola la legge, e quindi tutte le forze dell’ordine possono farle rispettare.

Con la polizia locale stiamo organizziamo i controlli, specialmente nelle fasi e diurne e fino a mezzanotte. Il Comune utilizza tutti i 200mila euro per le assunzioni temporanee per gli agenti stagionali, quindi oltre al personale in servizio tutto l’anno, pari a 35 unità, provvediamo ad aggiungerne altre 20 circa. Una mano in più importante, anche se si tratta di un numero che tuttavia è limitato rispetto al carico di lavoro che c’è». Le disposizioni resteranno in vigore sino alla fine di ottobre: «Grazie alle precedenti ordinanze, siamo riusciti a eliminare le problematiche più volte lamentate dai residenti – ribadisce il primo cittadino -, permettendo la tutela del patrimonio urbanistico e del decoro del tessuto urbano ed evitando, contestualmente, problematiche igienico-sanitarie e potenziali pericoli per i passanti».

L’associazione dei residenti, tra le varie richieste a tutela del patrimonio della città vecchia, aveva chiesto di rinnovare i divieti già imposti negli anni scorsi, con apposito provvedimento comunale, e segnalati anche alla Soprintendenza ai beni paesaggistici e architettonici al fine di tutelare le mura urbiche della città vecchia. Agli agenti della polizia locale è stato demandato inoltre il compito di notificare l’atto ai gestori dei locali e dei pubblici esercizi che si trovano nella città vecchia.
Elisabetta Conte

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