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Il Lecce dura solo un tempo: Milan troppo forte. Gotti: «È andato tutto storto»

Il Milan batte il Lecce di prepotenza, lasciando davvero poco spazio ai salentini. I gol arrivano quasi subito al 6’ e al 20’. Poi il Lecce rimane in dieci uomini e la partita finisce praticamente dopo 45 minuti. Alla fine il Milan realizza ancora, prende una traversa e solo un buon Falcone evita la goleada. Dal Lecce un passettino indietro dal punto di vista del gioco, perché per quanto riguarda i risultati andare ad affrontare la squadra più in forma del momento era una prova molto difficile, già nota alla vigilia.

Mini rivoluzione per i due allenatori che si affrontano con moduli speculari ma sorprendono tutti rispetto alle previsioni della vigilia. Venuti per Gendrey, Gonzalez e Banda tra i trequartisti e fuori Almqvist e Piccoli per il Lecce. Dentro Adli come vice Loftus-Cheek a centrocampo e Chukwueze sulla trequarti per il Milan. Il Lecce parte subito forte sfiorando il gol con Gonzalez con un sinistro pericoloso dal limite dell’area. Il Milan, però, non ci sta e parte a testa bassa e ritmi alti. Tempo tre minuti e passa in vantaggio con un grandissimo gol di Pulisic che di sinistro dal limite dell’area batte Falcone. Ottimo l’assist di Chukwueze. Chukwueze che sale in cattedra facendo impazzire Gallo sulla fascia e servendo tanti palloni importanti per i suoi. Due minuti dopo si ripropone lo scontro Pulisic-Falcone ma questa volta è bravissimo il portiere del Lecce a respingere un colpo di testa ravvicinato. All’11’ è Leao a sfiorare il gol del due a zero con un destro che finisce in angolo. Il gol è nell’aria per quanto dimostrato dal Milan e infatti arriva al 20’ con una girata di testa di Giroud da palla proveniente da calcio d’angolo. Il solito Gonzalez prova a tenere in partita il Lecce, ma lo spagnolo è sfortunato perché il suo colpo di testa indirizzato in porta si stampa sulla traversa. Ci prova anche Krstovic allo scadere del tempo con un bel tiro dalla distanza, parato da Maignan. Montenegrino che al 45’ viene espulso da Massimi per un intervento con la gamba alta su Chukwueze in area milanista. L’intervento è sicuramente pericoloso, ma c’è da dire che Krstovic è girato di spalle e non vede l’avversario arrivare.

Nella ripresa nel Milan si sveglia Leao e si vede. Al 57’ va in gol, dopo un’azione un po’ discussa a causa di un intervento non falloso ma irruento di Hernandez su Almqvist che rimane a terra per un colpo in testa. L’arbitro Massimi giustamente non ferma per fischiare il rigore, ma non interrompe neanche come avrebbe dovuto il gioco. Sticchi Damiani, per protesta su questi episodi, abbandona San Siro. Qualche minuto dopo sale anche in cattedra Hernandez prima colpendo la traversa poi provandoci con un calcio di punizione dal limite. Ci pensa Falcone, come su Jovic dove in uscita evitando di aprire alla goleada. Per il Lecce solo un tentativo di Almqvist che sporca i guantoni a Maignan, che vive un secondo tempo tutto sommato tranquillo.

TABELLINO

MILAN-LECCE 3-0

RETI: 6’ Pulisic (M), 20’ Giroud (M), 58’ Leao (M)

MILAN (4-2-3-1): Maignan; Calabria, Gabbia (61’ Kjaer), Tomori, Hernandez (83’ Terraciano); Rejinders (77’ Bennacer), Adli; Chukwueze, Pulisic (61’ Musah), Leao; Giroud (61’ Jovic). A disp.: Sportiello, Nava, Benacer, Jovic, Okafor, Kjaer, Terraciano, Florenzi, Musah, Simic, Zeroli, Bartesaghi. All. Pioli

LECCE (4-2-3-1): Falcone; Venuti (69’ Gendrey), Baschirotto, Pongracic, Gallo; Blin (77’ Berisha), Ramadani; Banda (46’ Piccoli), Gonzalez (46’ Almqvist), Dorgu (85’ Pierotti); Krstovic. A disp.: Brancolini, Samooja, Gendrey, Rafia, Oudin, Almqvist, Piccoli, Sansone, Gonzalez, Berisha, Pierotti, Touba. All. Gotti

ARBITRO: Massimi, sez. di Termoli

AMMONITI: 34’ Blin (L), 77’ Chukwueze (M)

ESPULSI: 45’ Krstovic (L)

Gotti: «Atteggiamento giusto ma è andato tutto storto»

Il tecnico del Lecce Gotti ha commentato la sconfitta subita a San Siro contro il Milan per 3-0. Ha evitato accuratamente il discorso scelte arbitrali, dichiarando che non è sua intenzione commentare quegli episodi. Il riferimento è all’espulsione di Krstovic e al terzo gol del Milan arrivato con Almqvist a terra dopo aver subito un colpo in testa, a seguito di un intervento di Hernandez che, però, non era scorretto. «Una nota positiva però – ha ammesso Gotti – è quella che il Lecce è stato bravo a non cadere nella scia del nervosismo e perdere la calma».

Quanto alla partita il tecnico del Lecce si è lasciato andare a una battuta dichiarando che è stata rispettata la Legge di Murphy: quando qualcosa può andare storto lo farà. «Nel primo tempo, quando la partita era aperta, si poteva fare qualcosa di diverso. Abbiamo subito gol subito, ma non abbiamo gestito male dopo. Abbiamo avuto due occasioni importanti. Il Milan ha trovato il secondo gol su calcio d’angolo e il Lecce non ha potuto fare molto di fronte ad una squadra così in buona condizione. L’episodio dell’espulsione poi ha chiuso la gara».

L’atteggiamento, comunque, non è dispiaciuto al tecnico salentino che ha visto la chiave in un settore particolare del campo. «All’inizio della partita qualche segnale di aggressività c’è stato. Poi dovevamo anche trovare compattezza e agire per vie esterne. Il loro esterno ha, però, vinto il duello con Gallo sulla fascia e da ciò è scaturito il primo gol e tanti problemi».

Pongracic a fine partita è apparso davvero dispiaciuto, pensava probabilmente di poter fare bene contro il Milan, questo è il segnale che il Lecce ci crede. Gotti ha preferito non parlare della singola partita, dichiarando che: «Tutte le partite sono tutte difficili, Milan o non Milan. Lo spirito era giusto, abbiamo cercato di affrontare in maniera corretta una partita come quella di oggi».

Un’ultima battuta con uno sguardo ai quattro scontri diretti che il Lecce dovrà affrontare per parlare della salvezza. «La salvezza si gioca anche nei quattro scontri diretti che il Lecce giocherà, ma non solo. Conteranno anche le altre tre partite, giocate con avversari sulla carta più complicati».

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