Home Puglia Lecce Le prossime tre gare serviranno a capire cos’è davvero il Lecce

Le prossime tre gare serviranno a capire cos’è davvero il Lecce

(foto Ansa)

«Vincere!» è l’imperativo del Lecce per la sfida col Monza, in programma domenica prossima. Scontro fra le due neopromosse in serie A, fondamentale per aggiungere mattoni alla costruzione della salvezza.

Non più l’alibi dell’avversario blasonato, né quello della partite disputate in pochi giorni: i salentini dovranno ottenere la prima vittoria in campionato. Confermare cioè le potenzialità a tratti espresse finora. E quindi candidarsi seriamente alla permanenza nella massima categoria. Missione apparentemente abbordabile contro i brianzoli, che sono ancora a zero punti.

La squadra allenata da Stroppa arriverà al “Via del Mare” agguerrita, il Lecce deve guarire il mal d’attacco. «Dobbiamo costruire meglio il gol, dobbiamo prepararlo con più convinzione» ha ricordato mister Baroni subito dopo il confronto col Torino. L’allenatore giallorosso chiede più cattiveria davanti alla porta avversaria.

Questo è il problema dei salentini. Lottatori inconcludenti o squadra temibile? Dopo la battaglia col Monza, la truppa di Baroni sarà ospite della Salernitana. Altra sfida alla portata dei pugliesi, questa, ma la compagine campana sta dimostrando una certa personalità.

Tre pareggi e un poker rifilato alla Sampdoria. Squadra rinnovata. Fra i volti nuovi dei granata, il centravanti senegalese Boulaye Dia, che ha già firmato tre gol. Poi il Lecce affronterà, al “Via del Mare”, la Cremonese, altra neopromossa. Che domenica ha conquistato il primo punto. Ma la sua classifica è ingiusta visto il gioco che i ragazzi di mister Alvini hanno espresso. Dunque, tre partite che al Lecce possono fruttare punti.

Prima della proibitiva trasferta all’“Olimpico”, contro la Roma. Un crocevia che probabilmente scriverà una parola definitiva sulla squadra salentina. Condannata alle volte da episodi, come il gol favoloso di Berardi per il Sassuolo, come la rete dell’Inter all’ultimo secondo e come la deviazione di Baschirotto contro l’Empoli.

In casa del Torino, invece, oltre all’unica ghiotta occasione dei granata, il Lecce è stato punito dalla mancanza di energia, che lo ha sorpreso nel secondo tempo. Ma, si sa, si possono subire gol, magari causati da sporadiche azioni, ma poi se ne deve segnare uno in più dell’avversario. Su questo Baroni sta meditando da qualche settimana, ma ancora la soluzione al problema non si vede.

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