L’addio era nell’aria, soprattutto dopo i fischi che gli aveva dedicato la curva Nord del “Via del Mare” mentre veniva premiato, subito dopo la decisiva vittoria dei giallorossi sul Pordenone. Renè de Picciotto non è più azionista di maggioranza relativa del Lecce: ha ceduto la sua quota di partecipazione alla compagine sociale del club salentino al presidente dello stesso, Saverio Sticchi Damiani. A un prezzo pari all’investimento compiuto. Il contratto di cessione sarà formalizzato al 1° luglio.
La nota dell’Unione sportiva Lecce: «Dopo aver contribuito, insieme a tutti i soci, allo sviluppo della società, sia in termini finanziari, che di esperienza imprenditoriale, Renè de Picciotto ha ritenuto che questo fosse il momento migliore per farsi da parte. La serie A appena conquistata e l’ingresso di nuovi soci hanno creato le condizioni ideali perché la società potesse affrontare questo passaggio di consegne in modo sereno e senza alcun contraccolpo. L’augurio di Renè de Picciotto è che i soci che hanno egregiamente gestito la società fino a questo momento possano, insieme ai nuovi soci, proseguire nel raggiungimento di ulteriori ambiziosi traguardi sportivi».
Picciotto, spiega il club salentino, ha offerto le proprie azioni alla compagine sociale esistente prima di proporle a terzi investitori. Ergo, Sticchi Damiani ha acquisito il pacchetto azionario del socio uscente per garantire ancora lo spirito con cui finora è stato gestito il club. De Picciotto era stato contestato dai tifosi per una intervistata rilasciata a una emittente televisiva leccese durante la quale aveva esortato a puntare su giovani e costi bassi a causa dei debiti del Lecce calcio, i quali, aveva osservato, non avrebbero permesso grandi spazi di manovra per il calciomercato.
