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Lecce, dopo Frabotta Corvino prende Colombo

Archiviato il capitolo Frabotta, con il giocatore della Juventus che andrà a coprire la fascia sinistra del Via del Mare, il secondo colpo del duo Corvino-Trinchera, arriva dal Milan.

L’idea del presidente Sticchi Damiani continua a guidare il Ds, giovani, di prospettiva e che abbiano un impatto economico finanziaro minimo sul bilancio della società. Detto fatto.

Il nuovo acquisto, seppur in prestito, di Corvino risponde al nome di Lorenzo Colombo. Il ragazzo, classe 2002, arriva in Puglia via Ferrara, dove lo scorso anno ha disputato il campionato di Serie B, da avversario, con la Spal collezionando 34 presenze e 6 reti segnate.

Intanto si continua a lavorare per coprire gli altri reparti, beninteso che, sebbene utile, Colombo non potrà risolvere i problemi in attacco di Mister Baroni, per cui si dovrà fare qualcosa in più. A centrocampo si punta al ritorno di Alessandro Deiola, retrocesso con il Cagliari e cercato in Serie A anche dal Monza e all’estero dall’Olympiacos Pireo in Grecia, mentre per la difesa, constatata la presenza dei quattro che hanno retto il fortino lo scorso anno, ossia capitan Lucioni, Dermaku, Tuia e Simic, con gli ultimi due però non certi di restare in Salento, i papabili sono diversi di cui, i più chiacchierati in queste ore sono Nikola Maksimovic del Genoa e Federico Barba del Benevento.

Intanto, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, il presidente Sticchi Damiani ha parlato a tutto tondo della piazza leccese e della situazione strutture. «Per il mio Lecce – ha dichiarato – guardo molto alla Bundesliga. Molti club in Germania sono legati alla realtà del territorio, con una quota di partecipazione di soggetti esterni. E io non vorrei mai perdere il legame con il Salento. Io sono molto orgoglioso di portare in Serie A, alcuni marchi del Salento. Ma fare calcio al sud, nel sud profondo considerando il caso di Lecce è complicato. Viviamo in un contesto nel quale le amministrazioni pubbliche non hanno risorse per accompagnarci. Abbiamo dovuto intervenire con operazioni da alcuni milioni nello stadio. Tutte risorse tolte al club, ma intervenire sulle strutture era necessario»

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