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Lecce, in 1300 chiedono il limite di 30 chilometri all’ora. La sindaca Poli Bortone: «Sì al referendum»

Oltre 1300 firme per chiedere che Lecce diventi una città 30. «Vogliamo una città più inclusiva, meno inquinata e più verde. Una città più sicura per tutti. Troppi morti e feriti sulle strade, è il momento di cambiare», sostiene il movimento di cittadinanza attiva LeccePedala. La petizione è stata consegnata alla sindaca Adriana Poli Bortone che ha sottolineato la necessità di dar vita a un nuovo sistema di mobilità sostenibile. «A cominciare dal rafforzamento dei trasporti pubblici urbani per far fronte ad un traffico automobilistico su cui grava l’ingresso di ben 108mila auto al giorno», ha spiegato la prima cittadina prospettando la possibilità di ricorrere a un referendum per verificare la volontà dei cittadini e preannunciando l’apertura di un tavolo tecnico della mobilità.

Gli utenti fragili

La campagna per la raccolta di firme, partita a marzo, è promossa dal movimento di cittadinanza attiva LeccePedala a cui ha aderito un cartello di ben 40 associazioni e realtà sociali. «Ci aspettiamo che il nuovo Consiglio comunale prenda in esame, senza pregiudizi, questa articolata proposta. La nostra non è affatto una battaglia ideologica ma semplicemente una campagna per elevare la sicurezza della città per gli utenti fragili, a iniziare da pedoni e ciclisti. Città 30 è Bologna ma lo è anche Olbia, città che ha adottato questa misura così radicale fin dal 2021 registrando notevoli benefici. Città 30 sono tutte le città più evolute in Europa al di là degli schieramenti politici», spiegano Adriana De Carlo e Andrea Alba, portavoce di LeccePedala.

I dati

Nella petizione, indirizzata al sindaco e al presidente del Consiglio comunale, si chiede di fissare al primo gennaio 2026 l’attuazione di Lecce30, estendendo il limite di velocità di 30 Km a tutte le strade locali urbane possibili secondo le norme e le direttive, esclusi gli assi di scorrimento urbano e adottando progressivamente una serie di misure collaterali. «Con la consegna delle firme la nostra attività è solo all’inizio. Ci auguriamo che il Consiglio comunale recepisca le istanze della cittadinanza attiva, noi porteremo avanti questa proposta in tutte le sedi facendone il perno delle nostre attività nei prossimi mesi. La sicurezza di pedoni, ciclisti e degli stessi automobilisti deve venire prima di ogni altra considerazione», sottolineano i portavoce di LeccePedala. Secondo i dati diffusi all’apertura della campagna, dal 2014 al 2023, su tutto il territorio comunale si sono registrati 40 morti e 4158 feriti in 4198 incidenti stradali.

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