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Lecce, per Gotti e il suo staff è tempo di relax: il nodo da sciogliere è il contratto

Il mister del Lecce Luca Gotti e il suo staff sono stati concordi nel voler ammettere che in questi giorni si sarebbero goduti il Salento e le sue meraviglie paesaggistiche e culinarie per ricaricare le batterie e poi ripartire con una nuova stagione. In particolar modo, il nodo più importante da sciogliere è quello relativo al contratto che lega l’allenatore all’US Lecce. L’accordo, quando a metà marzo le parti si incontrarono, prevede un rinnovo automatico in caso di salvezza. E salvezza è stata. Ora, però, devono mettere nero su bianco un patto che significhi equilibri tra tutti. Gotti ha parlato in diverse occasioni di questo, mostrandosi tranquillo e ben predisposto per il futuro. Ha detto di voler continuare a lavorare a Lecce, anche se ha detto che, per natura, non crede quando qualcosa sembra semplice, finché non la vedrà ufficializzata. Stessa posizione più o meno espressa dal presidente del Lecce Sticchi Damiani che ha esaltato il lavoro fatto dal tecnico, e ha sottolineato come umanamente i due siano stati bene e in sintonia. Il responsabile dell’area tecnica Corvino, dal canto suo, ha esposto i tempi: in questa settimana ci sono un incontro prima col presidente per capire budget e altre condizioni per il mercato e uno poi con il tecnico per capire le basi sulle quali ripartire. È molto probabile che si arrivi a un accordo tra i due e che Gotti, anche in relazione a quello che ha dato in questo periodo al Lecce, resti sulla panchina.

Il secondo nodo, una volta risolto il primo, e dal Salento si augurano tutti che il contratto venga prolungato, perché Gotti è già entrato nel cuore dei tifosi per il suo modo di approcciarsi alle cose, per la sua calma, che trasmette anche ai giocatori, per il suo modo di comunicare, sicuro, intenso e mai banale, per la passione che ci mette in quello che fa, è quello relativo al modulo. Gotti ha trovato una squadra che giocava con il 4-3-3 e l’ha rimodellata, senza rivoluzioni, cambiando praticamente solo una cosa: due play al centro del campo per passare a un 4-2-3-1 più equilibrato. Krstovic è stato, di fatto, meno isolato, dal momento che uno dei tre trequartisti è andato a fare la seconda punta, avendo visto in alcuni momenti, soprattutto quelli più offensivi un 4-2-4. Nei momenti particolarmente difensivi, invece, si è passati a un 4-4-2, con comunque un grande sacrificio delle punte attive anche in copertura. Nelle ultime uscite, quelle dove il Lecce aveva già raggiunto l’obiettivo, si è vista qualche variazione in nome di quel perfezionamento tattico di cui il mister più volte ha parlato in conferenza stampa.
Intanto, continuano i movimenti sul fronte internazionale. Si è già detto che l’Albania ha convocato Ramadani e Berisha. In seguito sono arrivate le convocazioni di Samooja con la Nazionale finlandese Under 21 per le gare di Baltic Cup, di Dorgu con la Nazionale Under 21 danese per l’amichevole con la Norvegia, di Esposito con la Nazionale Under 20 australiana in occasione del Camp in Sud America, di Gonzalez con la Federazione calcistica Catalana e di Rafia con la Tunisia per le gare di qualificazione ai prossimi Mondiali.

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