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sabato 27 Luglio 2024
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Parabita, cent’anni per nonna Lucetta: più forte di guerre e Covid

La comunità di Parabita ha una nuova centenaria. Nella giornata di ieri la signora Luce Scozzi, conosciuta da tutti come nonna Lucetta, ha tagliato il grande traguardo dei cento anni circondata dall’affetto dei parenti e dei figli Antonio e Paolo. La festeggiata, classe 1924, è originaria di Melissano ma da molti anni è residente nella città delle Veneri, dopo il matrimonio con il compianto marito Tommaso Cataldo.

Un secolo di vita, caratterizzato da soddisfazioni e sfide che le hanno fatto vivere una guerra mondiale e ultimamente anche la pandemia del coronavirus. A portare a nonna Lucetta i saluti dell’amministrazione comunale di Parabita, è stato il sindaco Stefano Prete che le ha consegnato oltre a un omaggio floreale e la targhetta, anche la lettera con gli auguri a nome dell’intera cittadinanza. Per l’occasione non è mancata nemmeno la visita del vescovo della diocesi di Nardò-Gallipoli, Fernando Filograna il quale le ha donato una coroncina del Rosario benedetta dal Pontefice.

La signora Luce, nonostante la sua longevità ha una mente lucida. Mangia di tutto e le piace leggere. Dopo la licenza elementare si è dedicata alla cura della famiglia. Inoltre, ha trascorso i primi anni della vita coniugale emigrando prima in Svizzera per poi stabilirsi successivamente a Parabita. Inoltre, è riuscita a superare una grave malattia e una volta al mese e in maniera personale è solita recitare da casa “L’ora di Guardia”, ossia la lode perenne alla Madonna istituita nel 1600, mentre in Italia infuriava la peste.

Ieri sera, nella parrocchia di Sant’Antonio da Padova, è stata celebrata una messa di ringraziamento durante la quale il parroco Albino De Marco ha consegnato a Luce una pergamena inviata dal Vaticano con la benedizione del papa.

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