«Il guasto sulla diagnostica Pet-Tc in uso presso la Uoc di Medicina nucleare del Polo oncologico del Vito Fazzi si è verificato il 27 febbraio. È stata prontamente attivata come da prassi l’assistenza tecnica da parte dell’azienda costruttrice che, da remoto, ha effettuato una prima diagnosi programmando l’intervento». È quanto precisa la Asl di Lecce in riferimento alla nota del consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo de La Puglia domani, che ieri denunciava i disagi per i pazienti leccesi a causa della rottura della Pet-Tc nell’oncologico del capoluogo salentino.
«Il 1 marzo – proseguono dalla Asl – tecnici specializzati hanno effettuato un primo intervento con la sostituzione dell’alimentatore ad alto voltaggio che ha evidenziato l’esistenza di altre problematiche; sono stati ordinati altri pezzi di ricambio sostituiti il 7 marzo».
La diagnostica, però, «non ha superato i test di funzionalità e continua a presentare problemi», spiegano dall’Azienda sanitaria che annuncia la valutazione dell’avvio «di una procedura ad evidenza pubblica per il noleggio di una macchina mobile muletto».
Intanto, però, «ai pazienti ricoverati e con prime diagnosi urgenti è stata assicurata la prestazione tramite struttura privata accreditata nella città capoluogo, mentre i follow-up e i controlli di routine sono stati riprogrammati e riappuntamentati a 30 giorni», sottolineano dalla Asl di Lecce scusandosi «con i pazienti per il disagio e li ringraziamo per la collaborazione».
In merito invece alla risonanza magnetica cardiaca al Dea “Vito Fazzi”, che Pagliaro denunciava non essere mai entrata in funzione, la Asl precisa che «è stata attivata il 3 aprile. Il 3 e il 4 aprile sono stati effettuati, in presenza di un tecnico della macchina che ha eseguito l’application (la formazione tecnica), alcuni esami diagnostici di cardio Rnm, in pazienti con cardiopatia nota, previo ricovero ospedaliero».
