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venerdì 20 Settembre 2024
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Risse, degrado e impunità: «Stiamo rovinando Gallipoli»

Dopo l’ultima rissa tra giovanissimi a Baia Verde, con bottigliate e video, come quello delle settimane scorse delle due turiste che passeggiavano completamente nude nel centro storico al seguito, la città si interroga, e si sprecano pure i tanti commenti.

A fronte di un innegabile calo di presenze rispetto alle stagioni passate, sono numerosi i disservizi lamentati, in una cittadina che passa dai quasi 20mila residenti agli oltre 100mila vacanzieri, costituiti negli ultimi anni da giovani e giovanissimi a cui si aggiungono poi gli immancabili contravventori seriali. «Forse perché sicuri della loro impunità», sono convinti diversi lettori de L’Edicola del Sud. E accade così che una delle città più ammirate quanto a bellezze naturalistiche e per un centro storico ricco di opere d’arte, diviene altrettanto famosa per gli scarsi controlli in materia di ordine pubblico e sull’inosservanza delle diverse ordinanze sindacali (invece puntualmente emesse) che limitano le immissioni sonore nelle ore notturne, i parcheggi abusivi e non solo nel centro storico, il conferimento dei rifiuti a tutte le ore del giorno, le case pollaio affittate in nero, che se non fatte rispettare riportano alla mente però le famose “grida manzoniane”.

«Sono aumentate a dismisura nel periodo di ferragosto e hanno trasformato un ampio tratto del parco in un parcheggio, distruggendo la macchia e le praterie in una distesa sterrata nonostante i segnali di divieto. Finalmente dopo oltre due mesi dalla nostra richiesta al Comune, sono finalmente arrivate le transenne, che abbiamo già posizionato», scrive sui social il direttore regionale di Legambiente Maurizio Manna, che assieme ai suoi volontari tiene in custodia il parco naturalistico regionale di Punta Pizzo. «Continuate ad affittare appartamenti rigorosamente in nero a dispetto delle più basilari normative tutto in nome del Dio denaro facile. Gallipoli è stata distrutta da noi stessi gallipolini al motto “l’importante è che guadagni”, non dai ragazzini maleducati. Ora aspetto con ansia il commento must dell’estate “colpa del Gondar del Praya etc etc“, uno dei più critici all’indirizzo dei suoi stessi concittadini. «Mi sconcerta di più il fatto che si permettano il lusso di fare tutto quello che vogliono in un paese non loro».

«Tutto questo perché? Perché sanno che provvedimenti gli organi competenti non ne prendono o se emettono qualche ordinanza la faranno sempre a fine estate», è l’altro commento ad analogo post del capogruppo di Gallipoli Futura Flavio Fasano. «Una città abbandonata a se stessa: traffico, parcheggi, una jungla», scrive Roberto Giurgola su Facebook.

Prova a smorzare i toni della polemica il sindaco Stefano Minerva, con un post, anche questo sui social: «Trascorso Ferragosto, è tempo di un bilancio, seppur provvisorio, della situazione attuale della città. Come sempre, svolgo ripetuti sopralluoghi nelle varie zone del territorio per accertarmi del funzionamento o meno di quanto l’amministrazione pone in essere sul piano operativo. In prima analisi, il piano parcheggi. Funziona e questo è un dato di fatto. Ho constatato personalmente il tutto recandomi nei parcheggi di via Rossellini (dove – ricordo – è a disposizione un’area gratuita e custodita che permette di lasciare lì il proprio mezzo e recarsi, senza costi, nell’area portuale grazie al trasporto pubblico) e nei parcheggi di via Zacà passando per l’area Blue Salento e quella portuale. Ho trascorso la notte tra i vari sopralluoghi e le foto dimostrano, nelle vie Rossellini e Zacà, il perfetto funzionamento del piano parcheggi. Permettere alle macchine di non affogarsi nel traffico cittadino vuol dire snellire le code, ridurre l’inquinamento ambientale e acustico, far respirare la città in termini di fruizione. Tutte le aree parcheggio sono piene: non solo questo vuol dire che le presenze a Gallipoli continuano ad essere costanti ed importanti ma anche riconoscere come riuscito l’esperimento sulla mobilità e la possibilità che diventi prassi, sempre da migliorare e implementare. Sono soddisfatto, il lavoro è stato tanto ma i risultati tornano in termini di efficienza. Ora, il secondo punto: pulizia e decoro urbano. Questa mattina, alle prime luci dell’alba, come ogni estate accade, mi sono recato nel cantiere della nettezza urbana per un controllo in prima persona. C’è un gran lavoro da parte dell’amministrazione sul trovare anche qui un giusto ingranaggio e nel provare a garantire i giusti servizi».

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