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venerdì 18 Ottobre 2024
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Scorrano, nuovo sopralluogo di Pagliaro in ospedale: «Ancora molte cose da sistemare» – VIDEO

Nuovo sopralluogo del consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo de La Puglia domani, all’ospedale di Scorrano in occasione di una manifestazione organizzata dal Comitato cittadino spontaneo nato per difendere la struttura.

«A marzo 2023 – ricorda Pagliaro – ho acceso i fari sulle carenze di quest’ospedale di primo livello, con una visita ispettiva in cui riscontrai l’impegno e le difficoltà del personale per riuscire ad assicurare un’assistenza sanitaria efficiente, pur tra buchi di personale e apparecchiature obsolete».

Il sopralluogo di stamattina, spiega il consigliere regionale, è valso a «verificare se siano stati rispettati gli impegni assunti in commissione Sanità, nel corso dell’audizione tenuta a marzo scorso su mia richiesta, per avere riscontro al mio report di un anno prima. Purtroppo – nota -, dalla visita di oggi usciamo con un quadro insoddisfacente».

Pagliaro riferisce che «permane la grave carenza di personale medico e tecnico (solo un medico in più al pronto soccorso, ma ne mancano ancora 4 rispetto ai 12 previsti; mentre si è aggravata la penuria di anestesisti, solo 9 su 15, con ulteriore riduzione di 3 unità). Il problema è sempre lo stesso – sottolinea -: i medici preferiscono andare a Lecce dove possono essere valorizzati e fare carriera. Anche i radiologi restano 6 su 10, e mancano i tecnici nel laboratorio analisi. Situazione immutata».

Anche sul fronte delle opere strutturali, «non ci siamo», dice il capogruppo de La Puglia domani: «Fermo il cantiere per l’ampliamento del pronto soccorso, lavori bloccati da anni a causa del fallimento della ditta incaricata, senza nuova gara d’appalto. Per il trasferimento del servizio trasfusionale da Galatina a Scorrano, lo stallo potrebbe risolversi tra qualche mese mentre proseguono i lavori e l’approvvigionamento di macchinari propedeutici alla richiesta di accreditamento alla Regione. Ma intanto – aggiunge – continuano i trasferimenti di sangue tra Scorrano, Galatina e Lecce. E il servizio immunotrasfusionale è fermo in attesa che la Asl stanzi i fondi necessari. Urge anche il potenziamento dell’impianto elettrico, restano attrezzature da acquistare, restano lavori da realizzare, come i servizi igienici per disabili».

Capitolo macchinari. «La lista rimane lunga», afferma Pagliaro: «Manca l’apparecchio per la risonanza magnetica, che non è neppure previsto, ed è necessario rinnovare la centralina e i monitor del reparto di rianimazione. Bisogna anche estendere il cardio-monitoraggio in cardiologia: i lavori sono iniziati, gli allacci sono stati effettuati, ma mancano ancora i monitor».

Alcuni aspetti positivi, però, ci sono «per la ferristica usurata nelle sale operatorie: alcuni strumenti sono stati acquistati, ma c’è ancora necessità di un artroscopio in ortopedia. E restano i problemi di spazi e arredi, con soli 4 letti per il servizio dialisi sui 25 necessari, la mancanza di una sala operatoria interna per il reparto di ginecologia (non prevista perché troppo costosa)».

Buone notizie anche «per la Tac, spesso guasta: proprio durante il mio sopralluogo di oggi era in corso l’intervento tecnico di ripristino, che dovrebbe consentire la ripresa degli esami entro domani, nelle more che arrivi la nuova Tac che consentirà di utilizzare quella attuale, ormai obsoleta, come muletto. Sono arrivate le apparecchiature rx telecomandate, pronte da consegnare, ma l’ingegneria clinica deve appaltare i lavori di adeguamento dei locali».

Un altro punto dolente, però, è rappresentato dal reparto di Oncologia: «Spazi angusti, con sole 6 poltrone per 12-14 utenti giornalieri. Si potrà arrivare a 10-12, ma bisogna completare la pavimentazione e adeguare gli spazi. Comunque il trasferimento è annunciato a brevissimo».

Sul fronte sicurezza, poi, «è stato previsto un posto fisso di polizia».

Insomma, all’esito del sopralluogo, per Pagliaro emerge «un quadro con molte ombre e qualche luce, che mi spinge a proseguire sulla via di ispezioni continue e richieste di riscontri alla Asl e ai vertici della sanità regionale, per dare risposta al bisogno di salute dei cittadini. Di Scorrano, come di tutta la provincia di Lecce», conclude.

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