Home Puglia Legambiente Puglia, un #futurorinnovabile per incentivare piccole e medie imprese

Legambiente Puglia, un #futurorinnovabile per incentivare piccole e medie imprese

L’autoproduzione energetica è l’unica vera via d’uscita alla dipendenza dall’estero. Si punta ad una Puglia sempre più autonoma perché attualmente dipende per il 70% dalla produzione energetica di gas e carbone. L’obiettivo è quello di incentivare le medie e piccole imprese e il turismo oltre che il mondo del commercio, dell’artigianato e del manifatturiero.

«Questo però deve essere un primo passo vero – spiega Ruggero Ronzulli, presidente di Legambiente Puglia -. Un intervento più strutturato e corposo che deve riguardare l’intero concetto di visione energetica regionale che parte proprio dal nuovo Piano Energetico Regionale fatto in maniera partecipato, così come previsto dalla legge regionale n. 28 del 13 luglio 2017 che sancisce un metodo di coinvolgimento permanente dei cittadini, degli amministratori locali, culturali, economici, politici, scientifici, basato sull’informazione, la trasparenza, la consultazione, l’ascolto soprattutto in questa fase fondamentale per il nostro paese nella realizzazione dei progetti da fonti rinnovabili ed evitare effetti Nimby, non nel mio giardino, e Nimto, non nel mio mandato».
L’Assessorato allo Sviluppo Economico della Regione Puglia, guidato da Alessandro Delli Noci, ha deciso di varare un pacchetto di nuove linee di indirizzo che puntano all’autonomia energetica delle imprese toccando settori nevralgici per l’industria pugliese. Tutto questo è visto in modo positivo e favorevole da Legambiente Puglia che guarda nella direzione di un #futurorinnovabile per la nostra regione.
«Così come fatto con il Reddito Energetico – conclude Ronzulli – oggi chiediamo alla Regione Puglia e all’Assessore Delli Noci di varare un fondo specifico per lo sviluppo delle Comunità Energetiche in Puglia aperto a tutti i Comuni. Questo perché il bando delle CER previsto con i fondi del PNRR è rivolto solo ai Comuni sotto i 5mila abitanti. Oggi più che mai è fondamentale favorire anche l’autoproduzione energetica di ogni Comune per venire in soccorso soprattutto delle famiglie più bisognose e delle zone periferiche. Inoltre il Decreto legge 199/2021, di cui si attendono i decreti attuativi, rivedono i vincoli e paletti precedenti e consente una più larga visione e lettura per la costituzione delle Comunità Energetiche».
 

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