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Neofascismi in Puglia, la regione vulnerabile sul web. Emiliano: «Dobbiamo parlare soprattutto ai giovani» – VIDEO

«Abbiamo un problema molto serio di proselitismo amichevole nei confronti delle nuove generazioni alle quali dobbiamo spiegare la bellezza dell’antifascismo che non è una cosa noiosa. Abbiamo l’esigenza di andare a parlare al mondo, perché il problema è mondiale». Così il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, intervenuto in video collegamento alla presentazione del report dell’Osservatorio pugliese sui nuovi fascismi.

La Puglia, si legge nel report dal titolo Essi vivono, “appare particolarmente vulnerabile sul fronte poco controllabile del web, anche perché i neonazisti tedeschi, inglesi, statunitensi, e non solo, che stanno tentando di formare una pericolosissima rete internazionale eversiva e terroristica, utilizzano sigle sulle varie piattaforme online che non sono esplicitamente riconducibili a denominazioni di organizzazioni paramilitari conosciute, ma si celano anche in gruppi dedicati alla pesca, all’artigianato e persino alla solidarietà umana”.

Alla conferenza stampa, oltre al presidente Emiliano, sono intervenuti la consigliera delegata alle politiche culturali Grazia Di Bari, la coordinatrice Antonella Morga e i componenti dell’Osservatorio.

“La pandemia, il lockdown, le misure restrittive – si legge ancora – resesi necessarie, i vaccini, il green pass, hanno fornito altrettante occasioni per l’attivismo di gruppi per lo più anonimi ed estemporanei ma di chiara matrice neofascista, che si sono posti alla testa di proteste contro le restrizioni, contro i vaccini e il vincolo del green pass, talvolta mettendo in piedi tali movimenti essi stessi in prima persona”. Né, viene puntualizzato, “si è trattato soltanto di improvvisate dimostrazioni di piazza: vi sono stati gli atti vandalici, le scritte murali, gli insulti via social e gli incitamenti all’odio”.

In alcuni casi, si legge ancora nel report, “volti e nomi di neofascisti si ritrovano nei circoli cittadini di partiti istituzionali che, purtroppo, ben li accolgono, considerata anche la loro partecipazione attiva con conseguente importante apporto di voti alle elezioni sia politiche che amministrative”.

In altri casi ancora, si aggiunge, “questi personaggi operano ancora in autonomia riunendosi periodicamente in abitazioni private e persino in trattorie e pizzerie compiacenti che accettano di ospitare simboli come bandiere con le svastiche o della X Mas”. Anche nelle Università “oggi l’estrema destra studentesca torna a riorganizzarsi sentendosi anche forte (a ragione o a torto) di una sperata tutela e tolleranza nell’ambito del quadro politico nazionale. La nostra regione non è esclusa da una nuova riorganizzazione, anche politica, delle forze neofasciste studentesche e giovanili”.

Infine, “soprattutto in Puglia resta forte la presenza dei neofascisti anche in molte tifoserie sportive. Continua ad accadere che gruppi organizzati di ultras violenti delle squadre di calcio di ogni serie, siano guidati e monopolizzati da neofascisti”.

Il report, spiega la coordinatrice dell’Osservatorio sui nuovi fascismi della Regione Puglia, Antonella Morga, evidenzia che «anche in Puglia esiste una rete di neofascisti con diramazioni in tutta la regione e con evidenti rapporti con organizzazioni nazionali e transnazionali di ispirazione neonazista e suprematista. Organizzazioni che hanno una evidente e allarmante capacità di penetrazione soprattutto fra i giovani e nei luoghi della formazione», ha concluso.

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