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sabato 27 Luglio 2024
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Pnrr, confronto Decaro-Fitto a Napoli. Il sindaco: «Si recuperino 10 mld sennò rischio debiti»

Botta e risposta tra il sindaco di Bari e presidente dell’Anci nazionale, Antonio Decaro, e il ministro per gli Affari europei, le Politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, durante l’evento conclusivo di CasaCorriere Festival, in corso a Napoli.

Decaro, rivolgendosi al ministro, chiede risposte sul “recupero” di altri 10 miliardi del Pnrr perché «se non dovessero arrivare si rischiano debiti fuori bilancio».

Dal palco del Teatro di Corte a Palazzo Reale, il sindaco di Bari ha affermato: «Abbiamo recuperato tre miliardi, speriamo di riprendere gli altri 10, arriviamo a 13 recuperando recuperato risorse spostate su RePowerEu, vogliamo realizzare opere pubbliche indipendentemente dalle fonti di finanziamento, dobbiamo sapere se ci sono i 13 miliardi» e per questo «attendiamo risposta ufficiale da ministro Fitto su presenza delle risorse alternative».

Il ministro Fitto, intervenuto in videocollegamento, ha evidenziato che «non è stato definanziato alcun intervento. Il decreto del ministero dell’Economia che finanzia il Pnrr non è stato mai messo in discussione».

Fitto sottolinea che «se avessimo voluto fare questo tipo di scelta, avremmo messo in discussione questo decreto» ma «l’Italia è l’unico Paese europeo che ha ottenuto il via libera per la quarta rata e abbia messo in ordine gli aspetti relativi ai target complessivi del Piano».

Rivolgendosi al primo cittadino di Bari e presidente Anci, Fitto ha detto: «Come sanno i sindaci e in particolare Decaro, come presidente dell’Anci abbiamo avviato una verifica sullo stato di avanzamento delle opere ed esiste un confronto costante con gli attori sociali e le categorie professionali».

Durante l’evento Decaro è intervenuto anche sull’introduzione del premierato mettendo in guardia sulle «prerogative del Capo dello Stato, è sempre stato una garanzia nel nostro paese». Il sindaco di Bari ha evidenziato che «la nostra Costituzione prevede una cosa diversa, la figura del Capo dello Stato è preponderante all’interno della Costituzione che è nata tanti anni fa, e va protetta – ha spiegato -. A me piace l’idea del tipo di elezione con il doppio turno, come l’elezione dei sindaci che in questi anni ha dato stabilità al governo degli enti locali. Quest’anno celebriamo i 30 anni da quella svolta sul sistema elettorale che ha dato la possibilità alle amministrazioni comunali di programmare le proprie attività».

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