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sabato 27 Luglio 2024
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Puglia prima al Sud a raggiungere gli obiettivi del programma Gol. Borraccino: «Risultato straordinario»

Sono 24.700, ad oggi, le persone prese in carico nell’ambito del programma “Gol – Garanzia di occupabilità dei lavoratori” in Puglia, con largo anticipo rispetto al limite del 31 dicembre fissato dalla Commissione europea.

Una «partenza straordinaria», commenta il consigliere del presidente della Regione Puglia per l’attuazione del Piano Taranto, Mino Borraccino, per il programma nazionale che ha l’obiettivo di rilanciare l’occupazione e combattere la disoccupazione.

«Un risultato più che soddisfacente per il quale il presidente Emiliano e l’assessore al ramo, Leo, stanno profondendo grande impegno per garantire la massima efficienza del programma che prevede una serie di misure per il reinserimento lavorativo dei disoccupati, dei percettori del Reddito di Cittadinanza, dei lavoratori in cassa integrazione, dei disabili, delle donne, dei giovani, degli over 50 e di altre categorie», aggiunge Borraccino.

I Centri per l’impiego pugliesi, con il coordinamento della Regione Puglia, in collaborazione con Arpal e Anpal, hanno lavorato per rafforzare i servizi con lo stanziamento della prima tranche di risorse del Pnrr (circa 68 milioni di euro), dedicate a lavoro e formazione.

«La Regione Puglia è la quinta regione in Italia a raggiungere l’obiettivo e la prima del Mezzogiorno», spiega Borraccino. «In linea generale – prosegue -, i disoccupati, i beneficiari di prestazioni di sostegno al reddito, i giovani e le donne in situazioni di fragilità stipuleranno con i Centri per l’Impiego un Patto di servizio personalizzato e condiviso, per poter accedere, entro tempi brevi, a percorsi di politica attiva, opportunamente calibrati sui bisogni e le caratteristiche della persona (profiling) e garantiti dal sistema regionale pubblico/privato dei servizi per l’impiego».

Il programma prevede percorsi di reinserimento lavorativo per rafforzare il livello delle competenze dei destinatari nonché il loro livello di occupabilità; percorsi di riqualificazione con la previsione di un’attività di formazione professionalizzante per avvicinare la persona in cerca di occupazione ai profili richiesti dal mercato; percorsi di lavoro ed inclusione da attivare con il coinvolgimento dei servizi del territorio (educativi, sociali, sanitari ecc.), saranno sperimentati percorsi di accompagnamento dedicato con il coinvolgimento del terzo settore soprattutto per le persone con disabilità e per i disoccupati più fragile; percorsi che favoriscano la creazione di imprese femminili con la previsione di misure di sostegno più aderenti ai fabbisogni delle donne.

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