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domenica 27 Ottobre 2024
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Puglia, sprint per il sostituto di Stefanazzi. Spunta Venneri

Spunta il nome di Roberto Venneri, a capo dell’anticorruzione alla regione Puglia, come possibile sostituito di Claudio Stefanazzi, capo di gabinetto del governatore Emiliano in procinto di staccare il pass in Parlamento. Pare sia stato lo stesso governatore ad imprimere un accelerata per la scelta del sostituto di Stefanazzi.

La partita, tuttavia, non è ancora chiusa ed in corsa ci sono anche altri tre nomi: il vice capo di gabinetto Domenico De Santis, i capi dipartimento comunicazione, l’avvocato Rocco De Franchi e quello della sanità, Vito Montanaro, meno probabile degli altri due. Intanto nel palazzo presidenziale continuano a gran ritmo le grandi manovre in vista del rimpasto di giunta post 25 settembre.

Il presidente Emiliano, filtra dal suo entourage, potrebbe operare un profondo maquillage alla squadra di governo. Una mezza rivoluzione che potrebbe portare al quasi azzeramento della giunta regionale e ad uno spacchettamento delle deleghe. A partire da quelle del vice presidente Raffaele Piemontese l’unico dei candidati regionali certo di ottenere il seggio a Roma. Piemontese lascerà uno degli assessorati più pesanti dell’esecutivo che sarà smembrato distribuendo le deleghe a Bilancio, Lavori Pubblici e Sport, ma soprattutto il gallone della vice presidenza.

Per sostituire Piemontese Emiliano potrebbe pescare dal gruppo Pd nonostante i consiglieri anti Emiliano presenti e le divisioni interne che hanno creato fibrillazioni negli ultimi mesi. Uno dei profili in valutazione è quello del presidente di commissione Paolo Campo, politico esperto di lungo corso che pur critico nei confronti del governatore potrebbe rientrare in gioco. Un’operazione che strategicamente potrebbe servire ad ammorbidire la minoranza Dem in consiglio regionale. Ed in quest’ottica potrebbe tornare utile anche il nome dell’altro presidente di commissione, Fabiano Amati, anche se poco tollerato dallo stesso Emiliano.

Tutta da definire, invece, la questione Cinque Stelle che hanno ribadito in campagna elettorale di voler continuare la collaborazione in Puglia nonostante il divorzio fra Letta e Conte a livello nazionale. Tutto, però, ha un prezzo che per i grillini equivale al secondo assessore in giunta dopo la delega ai servizi sociali in mano a Rosa Barone. Altro nodo politico da sciogliere è quello relativo ai due esterni, Maraschio e Palese a sanità e ambiente.

Nell’ottica del maxi rimpasto Emiliano potrebbe decidere di cambiarne due, ma è più probabile uno dei due, in particolare l’assessore all’ambiente uscita malconcia dalla legge sul piano casa. Valutazioni che per ora finiranno nel congelatore in attesa dei risultati del 25 settembre che diventeranno l’unica guida certa per aprire il giro di valzer degli assessorati.

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