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martedì 24 Settembre 2024
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Rete oncologica pugliese: tempo di nomine e incarichi. Surico coordinatore, Delle Donne presidente dell’Ucor

Nuovi incarichi e nuove nomine per la Rete oncologica pugliese, la struttura della Regione Puglia pensata per migliorare e ottimizzare il percorso diagnostico, terapeutico e assistenziale del paziente oncologico, nata per uniformare l’accesso alle cure in tutta la regione.

L’oncologo Giammarco Surico è stato confermato coordinatore operativo regionale, con compiti di indirizzi e verifica. Alessandro Delle Donne, direttore generale dell’Istituto tumori “Giovanni Paolo II” di Bari, confermato presidente dell’unità di coordinamento oncologico regionale (Ucor), che ha compiti di coordinamento e attuazione degli indirizzi strategici. L’Ucor ha sede proprio nell’oncologico barese che è hub istituzionale dell’intera Rop.

Novità invece per i coordinatori operativi dei DIOnc, i dipartimenti integrati di oncologia, le macrostrutture territoriali della Rop, che hanno il compito di coordinare e gestire, a livello territoriale, i servizi sanitari e sociali per i malati di tumore. Al termine delle procedure di selezioni pubbliche previste, sono stati nominati i coordinatori Santina Bambace, per il DIOnc di capitana, che subentra a Evaristo Maiello; Antonio Moschetta, per il DIOnc barese; Salvatore Pisconti, per il DIOnc jonico; Gaetano Di Rienzo, per il DIOnc salentino, che subentra a Silvana Leo.

«Non si tratta solo di nomine ma di un momento per ripensare, riorganizzare, rilanciare la Rete oncologica pugliese, nata per garantire a tutti i pugliesi, dalla Capitanata al Salento, le stesse cure, la stessa assistenza», commenta il presidente della giunta regionale, Michele Emiliano.

«Stessa cura, stessa terapia, stessa assistenza per curare, in maniera uniforme, tutti i pazienti oncologici pugliesi. Con questo obiettivo è nata, 6 anni fa, la Rete Oncologica Pugliese. Molto è stato fatto in questi anni, in termini di coordinamento e ottimizzazione delle risorse, molto ancora resta da fare per garantire, all’interno della rete, l’applicazione degli stessi percorsi di cura», commenta Giammarco Surico.

«Importanti sfide ci aspettano», aggiunge Alessandro Delle Donne «I pazienti oncologici hanno patito, forse più di altri, questi anni di pandemia da Covid-19. Anche per questo, dobbiamo garantire loro servizi sempre più vicini, più adeguati, più qualificati e, nel mentre, avviare e strutturare programmi di screening efficaci per diagnosi sempre più precoci», conclude.

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