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mercoledì 25 Settembre 2024
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San Valentino, tutti vogliono fiori e piante ma costano il 30% in più. Il 45% dei pugliesi li preferisce ai cioccolatini

Cosa sarebbe di San Valentino se non esistessero i fiori? Eppure, stando a quando è arrivato a costare produrli, il rischio potrebbe diventare concreto. L’aumento dei costi energetici, delle confezioni e del trasporto ha portato a rincari del 30%. Costo che, inevitabilmente, si farà sentire anche nel borsellino dell’acquirente finale. Secondo una indagine di Coldiretti, Quasi un pugliese su due (il 45%) che fa regali per San Valentino sceglierà quest’anno di donare piante e fiori.

Con la discesa dei contagi e lo stop alle mascherine all’aperto la festa di San Valentino, d’altronde, quest’anno avrà un sapore diverso, soprattutto rispetto alle ultime due edizioni. «l simbolo di un primo ritorno alla normalità – affermano da Coldiretti Puglia – ma anche l’occasione per far ripartire gli acquisti di piante e fiori in Italia nonostante le gravissime difficoltà che stanno mettendo in ginocchio le serre».
Secondo l’associazione di consumatori, i vivai sarebbero costretti a produrre praticamente in perdita. «L’emergenza energetica si riversa – sottolinea Coldiretti regionale – non solo sui costi di riscaldamento delle serre, ma anche su carburanti per la movimentazione dei macchinari, sui costi delle materie prime, fertilizzanti, vasi e cartoni. Nelle serre si spende dal 50% in più per il gasolio e l’elettricità al 400% in più per concimi e metano, mentre i prezzi degli imballaggi in plastica sono triplicati. Il risultato è, ad esempio, che per una serra di mille metri dove si coltiva un fiore del periodo come la viola a ciocche la perdita netta per i vivaisti è di 1250 euro, con i costi di produzione che superano di gran lunga quelli di vendita». Il settore florovivaistico in Puglia è particolarmente sviluppato, con il distretto, in provincia di Lecce, di Taviano e Leverano che si estende anche ai comuni limitrofi di Alliste, Maglie, Melissano, Nardò, Porto Cesareo, Racale e Ugento e quello della provincia di Bari con al centro della produzione e degli scambi Terlizzi, Canosa, Bisceglie, Molfetta, Ruvo di Puglia e Giovinazzo, e altre realtà aziendali sparse nel resto della regione.
Secondo il sondaggio di Coldiretti Puglia, dunque, i doni floreali per la giornata degli innamorati vengono anche quest’anno largamente preferiti rispetto a cioccolatini (25%), capi di abbigliamento (11%) e gioielli (10%).

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