Home Puglia Sanitopoli Basilicata: assolto Vito Montanaro. «Convinti che innocenza sarebbe stata riconosciuta»

Sanitopoli Basilicata: assolto Vito Montanaro. «Convinti che innocenza sarebbe stata riconosciuta»

Il direttore del dipartimento Politiche della salute della Regione Puglia, Vito Montanaro, è stato assolto dal Tribunale di Matera nell’ambito del processo sulla cosiddetta Sanitopoli lucana.

«Consapevoli di essere innocenti, abbiamo sempre avuto fiducia nella magistratura e nelle giustizia, difendendoci nel processo, e convinti che quella innocenza sarebbe stata riconosciuta», così l’avvocato Giuseppe Modesti, difensore di Montanaro che, nel giugno 2017, all’epoca dei fatti contestati, era direttore generale della Asl di Bari.
Il pm Salvatore Colella aveva chiesto la condanna a due anni e quattro mesi di reclusione. All’ex dg, arrestato nell’ambito di questo procedimento nel luglio 2018, veniva contestato un episodio di abuso d’ufficio legato ad un presunto concorso truccato alla Asl di Matera.
«Non avevo mai avuto dubbi sulla innocenza del dottor Montanaro al punto da affidargli per ben due volte nel 2019 e nel 2021 il vertice amministrativo della Sanità Pugliese», ha commentato il presidente della regione Puglia, Michele Emiliano. Montanaro è attualmente capo del dipartimento prevenzione salute pugliese. «La giustizia – ha aggiunto il governatore – ha dunque ripristinato l’onore e la serenità di uno straordinario collaboratore che mi ha accompagnato sin dall’inizio del mio lavoro alla guida della sanità pugliese. La giustizia ha dunque fatto il suo corso ed io non posso che essere felice e rassicurato da questa sentenza. Rassicurato perché lui è un punto di riferimento per noi, con la sua professionalità, umanità e incrollabile spirito di servizio».
«Gioisco e mi commuovo con lui in questo momento, sapendo già che tra pochi istanti saremo nuovamente al lavoro per tutelare al meglio la salute dei pugliesi anche rispetto alle complessità legate alla pandemia», ha concluso Emiliano, che ha appreso della sentenza di assoluzione da San Giovanni Rotondo, dove proprio con Montanaro ha inaugurato oggi tre nuovi reparti.
Oltre a Montanaro, sono stati assolti anche l’ex presidente della regione Basilicata, Marcello Pittella, Giovanni Battista Bochicchio (ex direttore generale del Crob Rionero), Maddalena Berardi (ex direttrice amministrativa dell’azienda ospedaliera San Carlo di Potenza), Vito D’Alessandro (dirigente dell’Asm), Davide Falasca (dirigente dell’azienda ospedaliera San Carlo di Potenza), Graziantonio Lascaro (imprenditore), Cristoforo Di Cuia (medico dell’Asm), Gaetano Appio (imprenditore), Carmela e Claudio Lascaro (imprenditori) e Roberto Lascaro (Asm).
In totale, nell’ambito del processo, sono state emesse sette condanne per l’ex direttrice amministrativa dell’Asm (Azienda sanitaria di Matera), Maria Benedetto (cinque anni di reclusione), l’ex direttore generale dell’Asm, Pietro Quinto (due anni e sei mesi di reclusione), l’ex dirigente dell’Asp (Azienda sanitaria di Potenza), Giovanni Berardino Chiarelli (due anni e sei mesi di reclusione) e l’ex dirigente amministrativo del Crob di Rionero in Vulture (Potenza) Giovanni Amendola (due anni e sei mesi di reclusione). Condannate anche la funzionaria dell’Asm, Anna Rita Di Taranto (due anni di reclusione) il funzionario del Crob, Angela Capuano (un anno e quattro mesi di reclusione) e la dirigente dell’Asm, Maria Evangelista Taccardi (un anno di reclusione).

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