Home News Ancora nubi sull’ospedale San Cataldo a Taranto: «Non sarà pronto a luglio»

Ancora nubi sull’ospedale San Cataldo a Taranto: «Non sarà pronto a luglio»

Ancora cattive notizie per la sanità ionica. In attesa dell’intervento del governo, sono ancora ferme le gare da 105 milioni di euro per gli arredi e le attrezzature della struttura, il San Cataldo, chiamata a soddisfare le esigenze mediche dei tarantini per i prossimi anni.

Secondo il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Renato Perrini, «l’ospedale non sarà pronto entro luglio. È un fatto incontrovertibile e ulteriormente corroborato dalle notizie fornite dalla direzione generale dell’Asl. Emiliano farebbe bene a dire la verità, anziché affastellare dichiarazioni del tutto irrealistiche a danno dei tarantini che sono stati abbondantemente presi in giro in questi anni». Dalle audizioni dei vertici Asl in commissione Sanità in Regione, per Perrini, arriva «finalmente chiarezza e coerenza dalla direzione generale dell’Asl. Ed Emiliano e Palese la smettano di illudere i tarantini. Perché, se da un lato, purtroppo, si è puntualmente verificato tutto ciò che ho denunciato in questi anni sul cantiere infinito dell’ospedale ionico, dall’altro emergono le verità confermate dal direttore generale dell’Asl, Gregorio Colacicco e dal dirigente dell’area tecnica, Moschettini. Che mettono a nudo tutte le contraddizioni delle posizioni dell’assessore Palese, della linea del governatore Emiliano e anche degli atteggiamenti della precedente direzione generale dell’Asl tarantina».

Osservazioni, quelle del consigliere tarantino, che arrivano subito dopo le audizioni in commissione Sanità in Regione. Per Perrini, «per realizzare l’ospedale San Cataldo mancavano le risorse e oggi si sta cercando di rimediarle attraverso l’intervento del governo centrale. Prova ne è quella che al tavolo del ministero della Salute, e solo da pochissime settimane, sono arrivate notizie sul San Cataldo e la relativa richiesta dei 105 milioni di euro che sono necessari per completare l’opera. Emiliano, invece, si è cimentato in questi anni nell’arte dell’illusionismo attraverso stucchevoli inaugurazioni di una struttura che, ad oggi, non è stata completata e che avrà bisogno di ulteriore tempo per entrare in funzione a pieno regime. Va dato atto all’attuale direzione generale dell’Asl di Taranto di aver mostrato coerenza nel corso delle ultime audizioni in Regione».

Nei giorni scorsi il senatore pentastellato Mario Turco si era rivolto direttamente al governo per chiedere di sbloccare i 105 milioni di euro per allestire l’ospedale. I problemi della sanità tarantina sono oramai tristemente noti: chiusura dei presidi di primo intervento, congestione del pronto soccorso del Santissima Annunziata, lunghe liste d’attesa e i pazienti costretti a viaggi della speranza. Il nuovo San Cataldo, avrà 715 posti letto, 70 ambulatori, 28 sale di diagnostica, 19 sale operatorie.

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