Un 50enne e sua cognata, entrambi di Montemesola, sono stati arrestati dai carabinieri di Taranto con l’accusa di riciclaggio in concorso, detenzione di arma clandestina e munizioni.
I due sono stati fermati a un posto di blocco nei pressi dell’Ipercoop di via Cannata nel capoluogo ionico. Erano diretti al quartiere Paolo VI dove pensavano di sbarazzarsi di due armi.
All’alt dei carabinieri i due hanno subito mostrato segni di nervosismo. Il 50enne, dopo essere sceso dal veicolo, ha aperto le portiere posteriori dell’auto, come a voler dimostrare, con la sua prontezza e disponibilità, di non avere nulla da nascondere. Scesa a sua volta dal mezzo, la donna ha iniziato a tremare, stringendo forte al petto la sua borsetta.
I militari hanno così deciso di perquisirla trovandovi una pistola semiautomatica, marca Beretta, modello 35 calibro 7,65, con matricola abrasa e completa di un caricatore e sei cartucce e una pistola semiautomatica originariamente a salve, priva di marca, di modello e di tappo rosso e con canna modificata in calibro 6,35 perfettamente in grado di esplodere colpi. Il tutto avvolto in un involucro chiuso con del nastro adesivo di colore nero.
I carabinieri hanno così deciso di estendere la perquisizione alle abitazioni dei due trovando altre munizioni. I cognati hanno provato a giustificarsi incolpandosi a vicenda ma le loro versioni non hanno convinto le forze dell’ordine, e per entrambi sono scattate le manette.
L’uomo, con diversi precedenti, è stato condotto in carcere, mentre la donna è stata sottoposta agli arresti domiciliari.
