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sabato 27 Luglio 2024
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Entra nel vivo la tre giorni tarantina a Bruxelles, Emiliano: «Parte la sfida per il futuro della città» – VIDEO

Inaugurata ieri la mostra multimediale al Parlamento europeo sull’eredità dei tremila anni di storia ionica, la tre giorni dedicata a Taranto in corso a Bruxelles entra nel vivo. Stamattina in una sala del Parlamento europeo si è svolto l’incontro “Taranto, una città nel cuore del Mediterraneo”, dedicato alla centralità̀ del capoluogo ionico nel Mare Nostrum e all’importanza della cooperazione internazionale con i Paesi dell’area, per lo sviluppo di progetti economici e geopolitici, anche attraverso l’organizzazione di un grande evento come i XX Giochi del Mediterraneo.

Durante l’incontro di stamattina è intervenuto anche il governatore pugliese, Michele Emiliano, ribadendo come la città e tutta la regione vogliano «cogliere questa occasione per far conoscere Taranto in tutto il mondo, per farla apprezzare, per ricostruire la sua storia millenaria, e soprattutto per tracciare le linee del suo futuro basato sulla formazione delle persone, sull’università, sulla grande mutazione tecnologica che stiamo realizzando attraverso la Hydrogen valley che deve sostituire l’utilizzo del carbone nelle attività legate alla fabbricazione dell’acciaio».

Per Emiliano, quello “disegnato” per Taranto è «un futuro basato su tutte le innovazioni di natura culturale, della mobilità, delle infrastrutture portuali che devono contribuire a rendere questo giocatore, essenziale per la Regione Puglia e per l’Italia, un giocatore di livello internazionale, e non solo nel Mediterraneo. Una sfida che parte da Bruxelles e che arriva dritto al cuore del borgo antico della città di Taranto».

L’incontro è stato aperto dall’europarlamentare tarantina Rosa D’Amato del gruppo Greens-Efa, Rosa D’Amato, ha spiegato che il mare sarà al centro della tre giorni e, «come componente di un gruppo ecologista, non posso non parlare dell’importanza del mare per l’economia, ma anche per il pianeta. Giustizia ambientale e giustizia sociale vanno di pari passo. Se trascuriamo il mare, nel 2050 avremo il “collasso” provocato anche dalla disastrosa e crescente presenza della plastica. Il mare è fonte di vita, la blue economy una strada da percorrere con ostinata e coerente visione ecologista a tutela della pesca, valorizzando le coste, rispettando il paesaggio, mettendo a norma la depurazione, decarbonizzando i trasporti e la pesca, dicendo no al veleno della grande industria», ha concluso.

Per il Comune di Taranto, l’assessore alle Infrastrutture strategiche Mattia Giorno ha evidenziato il cambio di paradigma avvenuto negli ultimi cinque anni, «legato al Piano strategico per la città, a Ecosistema Taranto, al Contratto istituzionale di sviluppo e al Jtf. La città sta facendo squadra. E il mare è trasversale a tutto ciò, elemento identitario al centro della nuova immagine della città».

Focus poi su Taranto 2026, illustrato dal direttore generale del Comitato organizzatore, Elio Sannicandro: «I Giochi non sono solo il grande evento sportivo che fra tre anni porterà a Taranto, e in altri 20 Comuni di tre province, 4mila atleti da 26 Paesi di tre continenti, con benefici in termini di immagine, turismo ed eredità impiantistica. Ma sono inseriti in una pianificazione organica con una visione strategica, per uscire da una crisi socioeconomica attraverso nuove leve di sviluppo: mare, storia, ambiente».

All’incontro, moderato dal giornalista Enzo Magistà, è intervenuta anche Eleni Marianou, segretario generale del Consiglio Regioni Marittime Periferiche, sottolineando il ruolo dell’organizzazione che oggi aggrega 160 Regioni dei Paesi europei, e lavora per valorizzare il loro ruolo e la cooperazione sui temi ambientali ed economici.

Per essere competitiva dal punto di vista economico e commerciale gioca un ruolo chiave anche la crescita del sistema portuale: della strategia di sviluppo in atto ha parlato il presidente dell’Autorità Portuale Mar Ionio, Sergio Prete. Sul versante agronomico e in generale delle politiche green e blue, il vicepresidente in Puglia dell’organizzazione internazionale Chieam, Biagio Di Terlizzi, ha sottolineato le crescenti potenzialità di Taranto e il suo coinvolgimento in alcuni dei progetti di cooperazione nei Paesi del Mediterraneo.

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