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domenica 1 Settembre 2024
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Il cimitero di Sava trasformato in una base della droga: 19 arresti nel Tarantino – VIDEO

Sono 19 le persone arrestate dai carabinieri del comando provinciale di Taranto con le accuse, a vario titolo di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, porto e detenzione illegale di armi e ricettazione.

L’operazione è stata condotta nei comuni di Sava e Torricella.

Stando a quanto emerso dalle indagini, la droga arrivava dal territorio di Francavilla Fontana, da “soggetti evidentemente ben inseriti nel settore dei narcotici”, per finire ad alimentare le piazze dello spaccio di Sava grazie a un nutrito gruppo di pusher.

A capo dell’organizzazione ci sarebbe stato un ex detenuto che, riacquistata la libertà, “forte del suo carisma criminale”, avrebbe ripreso le redini dell’organizzazione grazie al “suo elevato e riconosciuto spessore criminale” imponendo anche le regole al gruppo e monopolizzando il traffico di droga nel sud-est tarantino.

Gli investigatori hanno accertato che il gruppo criminale aveva come base logistica il cimitero di Sava, dove “al sicuro da occhi indiscreti”, sarebbero avvenuti gli incontri con i fornitori e con i pusher”. Sempre al cimitero, “sarebbero avvenuti i conteggi dei proventi dell’attività di spaccio, la suddivisione degli utili e in alcune occasioni anche il taglio dello stupefacente”.

Due degli indagati avrebbero, addirittura, nascosto armi illegalmente detenute, all’interno di un loculo vuoto, di proprietà di una ignara famiglia savese, all’interno del quale gli investigatori, durante le indagini, hanno trovato tre fucili, di cui uno a pompa, e vario munizionamento, anche per pistole, che da successivi accertamenti sono risultati rubati. Per gli inquirenti “uno degli aspetti più allarmanti, verificatisi nel corso delle indagini, è di sicuro la disponibilità di armi (pistole e fucili) da parte degli indagati, che avrebbero più volte anche portato in pubblico le stesse”. Gli indagati sarebbero stati in possesso anche di giubbotti antiproiettile.

Le attività di spaccio sarebbero continuate anche durante l’emergenza sanitaria da Covid-19 e durante i periodi di lockdown.

Questa notte, nel corso delle perquisizioni a casa di uno degli indagati è stato trovato e sequestrato un fucile a canne mozze con matricola abrasa, munizioni, alcune “cipollette” di cocaina e hashish e un paio di manette.

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