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Pace fatta tra Comune e Taranto Fc: c’è l’accordo sul fitto dello stadio Iacovone

Il Comune di Taranto e il Taranto Fc 1927 tornano a parlarsi, questa volta vestendo i rispettivi panni di creditore e debitore. Ieri mattina il vicesindaco Gianni Azzaro e il consigliere comunale Giuseppe Fiusco hanno incontrato Vittorio Galigani, consulente del presidente rossoblù Massimo Giove, e la segretaria sportiva Mariagrazia Sigrisi.

Al centro del cordiale colloquio i canoni della stagione in corso e di quelle pregresse non corrisposti dal club per l’utilizzo dello stadio Erasmo Iacovone.

Le cifre non sarebbero clamorose, per cui trovare un’intesa sarebbe stato semplice, tanto che nella nota stampa appositamente inviata il Taranto ha parlato di «un clima di reciproca e costruttiva collaborazione». Il che, sulla specifica questione, potrebbe dire tutto come niente, ma in ogni caso è un inizio incoraggiante di dialogo.

Un ennesimo buon punto di partenza, a cui dovrà seguire un secondo incontro non troppo in là nel tempo, anche perché questa voce (azzerata) sarà poi presentata con relativa documentazione per l’iscrizione al prossimo campionato 2024/25. Soprattutto perché il termometro delle relazioni, ogni tanto, scende bruscamente sino a toccare temperature invernali.

Così come accaduto qualche giorno fa, quando l’ente civico ha annunciato l’incontro: «Invece di pensare a sanare i canoni insoluti relativi all’utilizzo dello Iacovone, i vertici del Taranto FC sorprendono per lo stile e la tempistica con i quali si rivolgono alla Pubblica Amministrazione locale chiedendo la disponibilità di impianti. Immaginavamo, di recente, si trattasse solo del folclore di mister Ezio Capuano, ma forse sbagliavamo fino al punto di rivalutare l’ipotesi secondo cui, fino ad oggi, lo stesso tecnico possa esser stato solo mal consigliato».

Ora la Primavera sembra tornata tra le parti, al netto del passaggio intermedio della conferenza stampa di Capuano di venerdì scorso alla vigilia della gara con il Potenza e in cui il termine «folclore» è stato rigettato al mittente. L’ascia di guerra va nuovamente sepolta qualche metro sotto il terreno dello Iacovone, anche perché all’inizio della prossima settimana Taranto dovrebbe aprire le porte al ministro dello Sport Andrea Abodi, che ha naturalmente a cuore i Giochi del Mediterraneo. Obiettivo che va perseguito a ogni costo e che presuppone uno Iacovone sul quale lavorare giorno e notte per arrivare in tempo utile all’appuntamento dell’estate del 2026. Il nodo da sciogliere, per la società di Giove, resta sempre lo stesso: sapere se la squadra possa disputarvi i prossimi due campionati, una soluzione che stenta a decollare.

L’amministrazione comunale, questo è certo, lavorerà per trovare la migliore delle strade, che potrebbe essere anche un impianto sostitutivo. E su questo punto, alla luce dell’ultimo incontro ravvicinato e poco amichevole tra le tifoserie di Taranto e Brindisi nel derby di fine marzo, il Franco Fanuzzi (stadio degli adriatici) potrebbe non risultare più idoneo.

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