Non accade tutti i giorni che a essere sfrattato sia il Comune. Succede a Taranto, dove in questi giorni la Carim srl, società immobiliare che nel 2005 con la cartolarizzazione ha acquisito diversi immobili comunali, ha comunicato al Comune la propria volontà di agire esecutivamente per la liberazione degli immobili di via Fiume dove sono ospitati gli uffici della circoscrizione “Tre Carrare-Solito-Corvisea”. Uffici dove ogni giorno decine e decine di cittadini si recano per rinnovare documenti di identità e chiedere di usufruire di altri servizi comunali di sportello.
«Un vero e proprio sfratto in piena regola» commenta Gabriella Fretta, segretario del vicino circolo “Cannata” del Pd. La chiusura degli uffici è prevista per il 7 marzo e «sta creando sconcerto e disorientamento tra i cittadini del quartiere». Una chiusura che, secondo il circolo Cannata «si ripercuoterà con notevole danno su un’utenza di circa 80mila residenti che ha sempre avuto nella sede circoscrizionale un punto di riferimento concreto per l’erogazione di servizi importanti per la vita quotidiana». I militanti del Pd, che ha sede a pochi metri dalla circoscrizione, sono pronti a organizzare manifestazioni pubbliche e chiederanno la revoca della decisione direttamente al commissario prefettizio Vincenzo Cardellicchio, che guida il Comune.
«Va proseguito il percorso intrapreso dall’amministrazione Melucci e va necessariamente dato corso all’indirizzo politico di riorganizzazione di tutte le sedi di prossimità, per far sì che le vecchie circoscrizioni diventino sedi dove i cittadini possano trovare ogni genere di servizio, dal presidio della polizia locale, allo sportello tributi, ai servizi anagrafici. La direzione competente deve trovare sedi idonee, vicine ai cittadini. Il quartiere Tre Carrare-Solito non può restare senza presidio». Sul caso la Cisl funzioni locali ha chiesto di verificare la possibilità per il Comune di far prevalere il diritto di prelazione finalizzato all’acquisto dell’immobile per evitare di spostare sede e dipendenti.