Arrivano altri 25 milioni dal governo per i Giochi Mediterraneo. Sale così a 300 milioni il plafond complessivo messo a disposizione per l’evento sportivo internazionale per il quale sono attesi a Taranto, ma anche a Brindisi e Lecce, 4.500 atleti di varie discipline dai Paesi che si affacciano sul Mar Mediterraneo. Si tratta dello stanziamento pubblico più alto che una manifestazione sportiva in Puglia abbia mai avuto.
Le infrastrutture
Il comitato organizzatore sta pensando ad affittare due grandi navi da crociera da far attraccare nel porto di Taranto per l’ospitalità. Sul piano degli impianti sportivi, invece, sono già stati consegnati alcuni appalti. Con 60 milioni, l’opera più consistente, verrà ricostruito lo stadio Iacovone e ristrutturato anche il PalaRicciardi mentre altri 36 milioni andranno allo stadio di Lecce per ristrutturazione e copertura. Costa 40 milioni, invece, il progetto dello stadio del nuoto con due piscine olimpioniche da 50 metri ciascuna. I lavori per gli impianti più rilevanti entreranno nel vivo a gennaio 2025 e dovranno essere completati per l’estate 2026. I Giochi dureranno da fine agosto ai primi di settembre.
Evento record
«Ringrazio il governo per l’impegno in favore dei Giochi del Mediterraneo – dice Carlo Molfetta, direttore generale dei Giochi – che si confermano l’evento sportivo internazionale più importante mai ospitato nel Mezzogiorno. Grazie a questo incremento di risorse sarà possibile garantire un’organizzazione di altissimo livello e un’esperienza indimenticabile per gli atleti», aggiunge Molfetta. Soddisfazione anche da parte del sindaco Rinaldo Melucci. «È un primo importante segnale a garanzia della cosiddetta “spesa corrente” per l’organizzazione dei Giochi del Mediterraneo e di questo mi sento di ringraziare il governo ma non è sufficiente per trasporti ed accoglienza». Entusiasta il deputato di FI Vito De Palma. «È la dimostrazione della serietà con cui il governo nazionale sta affrontando la questione per garantire la riuscita di un evento che avrà riverberi straordinari per la terra ionica».