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sabato 21 Settembre 2024
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Taranto, entra nel vivo la campagna elettorale. Sono 819 gli aspiranti consiglieri comunali

Quattro candidati sindaco, 27 le liste per un totale di 819 candidati consiglieri comunali per 32 posti. Quasi un concorsone. Con la consegna delle liste per le amministrative del 12 giugno prossimo ( i termini scadevano ieri a mezzogiorno) entra nel vivo la campagna elettorale. I numeri non sono quelli da record delle amministrative 2017 con ben dieci candidati sindaco e oltre 1140 candidati al consiglio comunale. Le liste sono ben dieci di meno. La coalizione “Ecosistema Taranto 2022”, che sostiene la candidatura a sindaco dell’ex primo cittadino Rinaldo Melucci, si presenta con undici liste: Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Piùcentrosinistra, Partito socialista-Partito Repubblicano, Europa Verde, Con Taranto, Taranto Crea, Taranto 2030, Taranto Popolare, Taranto Mediterranea, Autonomi e partite Iva. Ogni lista ha 32 candidati al consiglio comunale. La coalizione “Grande alleanza per Taranto” che sostiene la candidatura a sindaco di Walter Musillo, è ai nastri di partenza con dieci liste: Fratelli d’Italia, Forza Italia, Prima l’Italia, Patto per Taranto, Patto popolare, Taranto Dawero (tutte con 32 candidati), Noi con l’Italia 23 candidati, At6 – Lega d’azione Meridionale 24 candidati, Movimento sportivo 31 candidati, Insieme 21 candidati. Anche l’operaio Ilva Massimo Battista, tra i fondatori del movimento “cittadini e lavoratori liberi e pensanti” è sostenuto da tre liste: Una Città per cambiare -Taranto e Taranto città normale, entrambe con 32 candidati, mentre la terza lista, Periferie al centro, ne ha 24. Anche il giornalista Luigi Abbate è supportato da tre liste: Taranto senza Ilva con 32 candidati, Partito Meridionalista (30 candidati) e Taranto next generation con 26 aspiranti consiglieri. Melucci, sindaco uscente, ha indossato la fascia tricolore dal 2017 al novembre del 2021 quando è stato sfiduciato da opposizione e parte della sua maggioranza. La sua candidatura è stata riproposta da subito e in modo corale. Il punto principale del suo programma elettorale è la transizione ecologica per assicurare un futuro green alla città, passando per un migliore sviluppo economico, diversificato e fondato anche sul turismo. Il principale sfidante è l’ex amico Walter Musillo. Un tempo segretario provinciale del Pd, come Melucci imprenditore nel settore portuale, è insieme al consigliere regionale Massimiliano Stellato alla guida di un gruppo trasversale, che raccoglie anche pezzi della ex maggioranza di Melucci. Sul suo nome c’è stata convergenza tra tra partiti di centrodestra e liste civiche. Finora Musillo ha puntato la sua comunicazione sulle periferie, la qualità della vita in città e sopratutto la polemica sul raggiungimento della piena autonomia da Bari e dalla politica regionale che fa riferimento al presidente della Regione Michele Emiliano. Massimo Battista, già consigliere comunale nei precedenti quattro anni (fu eletto con il Movimento cinque stelle) ha deciso si scendere in campo per dare un nuovo volto alla città. Punta, col suo programma, a rafforzare i servizi per i cittadini, porre maggiore attenzione in particolare alle periferie trascurate, a snellire la burocrazia e valorizzare le bellezze del territorio mirando al turismo e alla chiusura dello stabilimento siderurgico con il conseguente reimpiego della forza lavoro. Quest’ultimo è poi l’obiettivo principale della campagna elettorale del giornalista Luigi Abbate. Nel suo manifesto è scritto “Taranto senza Ilva” e propone «la chiusura della ex Ilva senza se e senza ma da subito con un futuro per i lavoratori diretti e dell’appalto dedicato allo smantellamento di un impianto ormai datato. Sfruttare le risorse naturali come il mare, il turismo, la cultura e dare nuovo impulso alle medie e piccole imprese non inquinanti». Manca meno di un mese alla chiamata alle urne. In caso di mancata elezione al primo turno, il ballottaggio è previsto per il 26 giugno.

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