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Taranto, finisce in ospedale dopo aver mangiato cozze mal conservate: sequestrata una rivendita mobile

Avrebbe mangiato cozze mal conservate l’uomo finito in ospedale a Taranto. A comunicarlo agli operatori sanitari che lo hanno preso in cura è stato lo stesso paziente e il Dipartimento di prevenzione della Asl jonica ha avviato un’indagine epidemiologica che ha portato al sequestro di una struttura mobile per la vendita dei mitili.

L’uomo ha comunicato anche ai poliziotti del commissariato “Borgo” anche il luogo nel quale aveva acquistato i prodotti. Nel corso del sopralluogo della rivendita mobile effettuato al quartiere Paolo VI unitamente al personale della Asl, sono stati sequestrati e poi distrutti 5 chilogrammi di gamberetti, 4 di merluzzi, 4 di mazzancolle, 3 di gamberoni, 8 di orate, 4 di triglie, 5 di cozze nere e 16 vaschette di cozze nere, pronti per la vendita.

Erano tenuti a temperatura ambiente e privi di ghiaccio per la conservazione e nessun documento sulla tracciabilità. Il titolare dell’esercizio commerciale è stato denunciato in quanto ritenuto presunto responsabile del reato di commercio di sostanze alimentari nocive ed in cattivo stato di conservazione.

Nel corso di altre operazioni sempre contro il commercio illegale di prodotti ittici pericolosi i poliziotti del commissariato “Borgo”, unitamente al personale della Asl di Taranto, hanno effettuato un appostamento nella zona del fiume Galeso, dove hanno notato un’auto mentre usciva da una stradina sterrata e hanno deciso di seguire il mezzo dal quale fuoriusciva una copiosa quantità di acqua che si riversava sul manto stradale. Gli investigatori hanno deciso di controllare il mezzo all’interno del quale sono stati rinvenuti circa 200 chilogrammi di cozze nere, prive di tracciabilità ed in cattivo stato di conservazione.

I mitili, su disposizione del medico veterinario dell’Asl, sono stati distrutti da un mezzo dell’Amiu, l’azienda municipalizzata dell’Igiene urbana, mentre il conducente dell’auto è stato denunciato perché ritenuto presunto responsabile del reato di commercio di sostanze alimentari nocive ed in cattivo stato di conservazione.

Stesso copione di fronte al quale gli agenti, coadiuvati dal personale dell’Asl di Taranto, si sono trovati di fronte, quando successivamente hanno effettuato nuovamente sopralluoghi in zona Galeso per monitorare le attività in zona. Anche in questo caso hanno notato un furgone di colore bianco che si allontanava speditamente dalla zona e dal quale fuoriusciva una grande quantità di acqua. A seguito del controllo del mezzo, è emerso che all’interno dello stesso erano stipati circa 300 chilogrammi di cozze nere, prive di tracciabilità ed in cattivo stato di conservazione. Anche in questo caso il materiale è stato sequestrato e successivamente distrutto come prevede la normativa vigente. Il proprietario del mezzo è stato denunciato perché ritenuto presunto responsabile del reato di commercio di sostanze alimentari nocive ed in cattivo stato di conservazione.

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