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martedì 17 Settembre 2024
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Taranto, la Soprintendenza Subacquea va a Napoli: «Ultimo regalo di Sangiuliano»

Lo scippo è compiuto. Secondo le informazioni della Cgil, La Soprintendenza Subacquea saluta Taranto e si sposta a Napoli. «La Soprintendenza nazionale per il patrimonio culturale subacqueo è ufficio dirigenziale di livello non generale, dotato di autonomia speciale ed è articolazione organizzativa della direzione generale Archeologia, belle arti e paesaggio, con sede centrale a Napoli», si legge testualmente nel nuovo decreto sull’articolazione degli uffici dirigenziali e degli istituti dotati di autonomia speciale di livello non generale del ministero della Cultura.

Il provvedimento

«Il decreto è l’ultimo regalo fatto a Taranto dal ministro dimissionario Gennaro Sangiuliano, che lo ha firmato poco prima di dimettersi», dice Mimmo Sardelli, segretario generale della Fp Cgil, che esprime anche preoccupazione sul futuro di tutto il personale della Sopraintendenza nazionale con sede a Taranto. «Taranto viene cancellata ed equiparata ad Olbia come sede operativa e perde la sua centralità nazionale in favore della città dell’ex ministro. Così si compie definitivamente il disegno che negli anni ha sottratto a Taranto prima la Soprintendenza Archeologica, poi le competenze archeologiche sul territorio in favore della sede di Lecce e ora addirittura la blasonata sede nazionale della Soprintenza per il Patrimonio Culturale Subacqueo».

La battaglia

Sulla “spoliazione” ai danni della Città dei Due Mari, il segretario generale della Cgil di Taranto, Giovanni D’Arcangelo, invita alle barricate. «Taranto non sarà mai pronto ad una diversificazione del modello economico e sociale. Serve un tavolo urgente con tutte le istituzioni locali, Comune, Provincia, Regione, parlamentari del territorio per fare pressioni sul nuovo ministro Giuli e bloccare definitivamente questi intendimenti». Domani è prevista una assemblea dei lavoratori del settore nel chiostro di San Domenico in città vecchia, attuale sede della Soprintendenza Nazionale per il Patrimonio culturale subacqueo. Contro l’ennesimo colpo di spugna insorge anche il Pd. «Non comprendiamo le ragioni dell’ex ministro Sangiuliano – dice il segretario cittadino Giuseppe Tursi – e siamo molto preoccupati anche perché simili decisioni ci portano a riflettere sull’idea che il governo Meloni ha del futuro di questa città, evidentemente ancora una volta condannata ad una economia legata a doppio nodo all’acciaio. Il centrodestra ionico non si perda in inutili riunioni ma lavori per la città».

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