Home Cronaca Taranto, maestra accusata di maltrattamento rischia cinque anni

Taranto, maestra accusata di maltrattamento rischia cinque anni

Rischia una condanna a cinque anni e due mesi di carcere, questa la richiesta della pm Vittoria Petronella, una maestra di scuola dell’infanzia, tarantina di circa 50 anni, arrestata dalla polizia a novembre 2017 con l’accusa di aver maltrattato i suoi piccoli alunni di tre anni. Ieri la requisitoria della pubblico ministero che ha chiesto alla giudice di non concedere le attenuanti generiche per l’imputata. Poi hanno discusso gli avvocati delle famiglie che si sono costituite parti civili. Parola al difensore dell’imputata, avvocato Egidio Albanese, in aula il 24 ottobre e poi la sentenza di primo grado della giudice Anna Zaurito.

I presunti comportamenti della maestra furono monitorati di nascosto dai poliziotti che avevano installato una telecamera in classe. In circa 40 giorni di riprese, emerse dai video un atteggiamento aggressivo da parte della donna: episodi violenti come urla, spintoni e schiaffi che indussero gli investigatori ad arrestare la maestra in flagranza.

Ascoltata in aula, la donna si è sempre difesa respingendo ogni accusa e negando di esser stata violenta con i suoi piccoli alunni. Spintoni, insulti e tirate di orecchie, secondo quanto ha riferito l’imputata davanti alla giudice, sono state del tutto inventate o comunque ingigantite e male interpretate. La maestra si è giustificata spiegando che si trattava di una classe particolarmente vivace e di aver avuto difficoltà nel gestirla.

Diversi genitori dei bimbi si sono costituiti parti civili con gli avvocati Alessandro Scapati, Leonardo La Porta, Claudio Percolla, Angelo Casa, Gianluca Sebastio, Gianluca Mongelli, Armando Amendolito e Guglielmo De Feis.

La vicenda ha avuto anche alcuni spiacevoli strascichi al di fuori delle aule di giustizia. La maestra ha denunciato ai carabinieri di essere stata aggredita e minacciata per strada in almeno cinque occasioni da genitori di suoi piccoli alunni, in una di queste perfino davanti al portone dello studio del suo avvocato.

NO COMMENTS

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Exit mobile version