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martedì 24 Settembre 2024
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Taranto, spari contro i poliziotti. L’arrestato: «Non ricordo niente di quella mattina»

«Non ricordo niente di quella mattina». Lo ha detto il 42enne di Taranto, Leo Varallo, in carcere per il ferimento a colpi di pistola di due poliziotti della questura tarantina, lo scorso sabato mattina, in viale Magna Grecia, dopo aver tentato di rubare una Porche in una concessionaria.

Varallo, difeso dal penalista del foro di Taranto, Andrea Silvestre, questa mattina prima si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al gip Francesco Maccagnano e poi ha rilasciato un breve dichiarazioni dicendo di non aver ricordi di quanto accaduto, in occasione dell’udienza di convalida dell’arresto che si è svolta nel carcere di Taranto.
Il gip e la pm Maria Grazia Anastasia erano collegati in video. La pm ha chiesto la convalida con emissione di ordinanza di custodia cautelare in carcere per duplice tentato omicidio, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali nei confronti di sei poliziotti, tentata rapina, detenzione e porto illegale di pistola, una calibro 9, e munizioni e minaccia armata a un agente libero dal servizio.
Il gip si è riservato la decisione. La difesa non ha avanzato alcuna istanza: «Sto valutando l’ipotesi di chiedere una perizia psichiatrica», dice a LaPresse l’avvocato Silvestre.
Varallo, come si vede dalle immagini di alcune telecamere presenti nella zona, è sceso dall’auto, si è avvicinato alla volante della polizia e ha sparato ferendo due agenti, 38 e 44 anni, entrambi di Martina Franca. I poliziotti hanno riportato ferite giudicate guaribili in 15 e 30 giorni. Stando a quanto emerso, l’indagato avrebbe agito dopo aver fatto uso di sostanze stupefacenti. Varallo è ristretto nel carcere di Taranto.

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