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sabato 27 Luglio 2024
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Xylella, in azione a Fasano la prima task force cinofila antibatterio

È entrata in azione stamattina la prima “task force cinofila anti Xylella” con cani specializzati nell’individuazione precoce del batterio attraverso l’olfatto.

Presentata per la prima volta a livello nazionale nella masseria San Martino a Fasano, frazione Pezze di Greco, le prime sei unità (due jack russel, un pastore belga malinois, un segugio, un labrador retriver e uno springer spaniel inglese) si sono messi all’opera con successo per individuare l’insidiosa malattia degli ulivi. 
Con la Xylella che sta facendo strage di ulivi in Puglia avanzando pericolosamente e minacciando anche altre regioni d’Italia, la velocità nell’individuare i focolai diventa un elemento strategico fondamentale per eliminare subito i nuovi centri di diffusione della malattia arrivata in Italia per colpa di alcune piante importate dall’America Latina. Come già avviene in porti e aeroporti contro trafficanti di droga e armi, si tratta della prima iniziativa pilota per sviluppare nuove azioni, anche ai confini, per prevenire la diffusione di malattie e insetti alieni che a seguito dei cambiamenti climatici e della globalizzazione dei commerci passano sempre più spesso le frontiere per arrivare in Italia dove causano perdite enormi all’ambiente, alla biodiversità e al patrimonio agroalimentare nazionale con danni all’occupazione e all’economia spiegano l’Ente Nazionale della Cinofilia Italiana (Enci), Unaprol, Coldiretti e CNR-IPSP (Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante).
Le attività di addestramento del progetto “Addestramento ed impiego di unità cinofile nel rilevamento precoce della Xylella fastidiosa” sono iniziate a giugno 2021 con unità cinofile già esperte nel settore della detection. La fase iniziale di addestramento è stata effettuata nel Salento, testando la capacità delle unità cinofile di riconoscere Xylella sia in piastre artificiali di coltura sia in piante di olivo infette.
I protocolli di addestramento selettivo prevedono per ciascun grado di avanzamento delle prove il raggiungimento di un livello di accuratezza del 100% e hanno dimostrato che gli XDD – Xylella Detection Dogs – sono in grado di identificare il patogeno individuando “l’odore specifico” rispetto all’insieme degli odori emessi dai campioni utilizzati.
Una volta terminato il percorso di addestramento, i cani capaci di identificare piante infette da Xylella ancor prima della comparsa di sintomi riconoscibili, potranno essere di enorme utilità nei controlli all’interno dei vivai e dei punti di entrata delle importazioni di piante dall’estero (porti, aeroporti, punti di confine) e sarebbero inoltre un valido supporto alle campagne di monitoraggio territoriale.

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