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domenica 8 Settembre 2024
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Xylella, in Puglia una commissione d’indagine e centri per la lavorazione del legno di alberi infetti

Via libera dal Consiglio regionale della Puglia all’istituzione di una commissione d’indagine che avrà l’obiettivo di accertare se esistano responsabilità amministrative nei “ritardi delle azioni di contenimento” della Xylella in Puglia.

La proposta di legge è stata approvata all’unanimità. Primo firmatario è il consigliere Fabiano Amati ma è sottoscritta, oltre che dai due colleghi di Azione, anche dai consiglieri di FdI, Lega e La Puglia Domani.

Le motivazioni alla base di questa proposta si legge si leggono nella relazione di accompagnamento, in cui è evidenziato che si tratta di “un argomento estremamente controverso, purtroppo foriero della distruzione di molta parte del paesaggio ulivetato pugliese, che sin dal 2013 ha contrapposto i sostenitori della prova scientifica ai negazionisti, con le motivazioni più varie, producendo gravi ritardi nell’attività di contenimento del batterio e di distruzione della popolazione dell’insetto vettore”.

Ok a un centro per la lavorazione del legno di ulivi colpiti da Xylella

Sempre in tema di Xylella, poi, il Consiglio regionale pugliese ha approvato, anche in questo caso all’unanimità, una proposta di legge – di cui è primo firmatario il consigliere Paolo Pagliaro – con cui si dispone l’istituzione in ogni provincia colpita dalla Xylella di un centro regionale di raccolta, stagionatura e pre lavorazione del legno pregiato e custodia dei tronchi monumentali rimossi integralmente dagli alberi infetti.

Si tratta di centri all’interno dei quali dovrà essere conferito e lavorato il legno, per favorire la creazione laboratori artistici e artigianali, la realizzazione di prodotti dall’alta fattura artigianale e la commercializzazione del legname.

Lo stoccaggio e la stagionatura sono gli step urgenti, anche per fornire un’alternativa alla pratica dell’incenerimento totale del legno, tronchi monumentali compresi.

In via sperimentale, per l’anno in corso viene individuato nella provincia di Lecce il Centro pilota di raccolta, stagionatura e pre lavorazione del legno pregiato e custodia dei tronchi monumentali.

La creazione del contrassegno Albero d’Ulivo Secolare della Puglia servirà a contraddistinguere i prodotti finiti e le creazioni artigianali provenienti dai centri regionali di raccolta, stagionatura e pre lavorazione del legno pregiato e custodia dei tronchi monumentali.

«Grazie alla nostra legge approvata oggi all’unanimità in consiglio regionale – esulta Pagliaro -, [gli ulivi espiantati] non finiranno più in cenere o in abbandono, ma diventeranno materia per prodotti di pregio a marchio “Albero d’ulivo secolare della Puglia”».

Pagliaro evidenzia che «dopo la tragedia che ha devastato l’intero Salento e in particolare la provincia di Lecce con 21 milioni di piante di ulivo perdute, il legno pregiato delle piante disseccate andrà ad alimentare la filiera artistica e artigianale e l’industria del mobile locale, anziché finire bruciato nei forni delle centrali a biomasse. Questa legge offre sbocchi importanti anche sul fronte occupazionale, prevedendo corsi di formazione mirati per l’enorme capitale umano di professionalità e competenze che potranno essere coinvolte e rese protagoniste del percorso di recupero e valorizzazione del legno d’ulivo che abbiamo immaginato e delineato. La Regione – conclude – sarà a capo di una cabina di regia per la tutela e valorizzazione del legno degli ulivi espiantati».

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