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sabato 27 Luglio 2024
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A Grumo un nuovo ambulatorio per le Cure palliative: coprirà l’area della Murgia – VIDEO

Dopo Conversano, Bitonto e Bari, un nuovo ambulatorio di Fragilità, Terapia del dolore e Cure palliative è stato inaugurato dall’Azienda sanitaria barese nel Presidio territoriale di assistenza (Pta) di Grumo Appula.

La struttura prenderà in carico i pazienti che necessitano di cure palliative tramite una comunicazione diretta con il medico di Medicina generale di riferimento che segnalerà attraverso i numeri telefonici dedicati alle problematiche dei pazienti. L’ambulatorio si occuperà non solo di dolore ma di sintomi direttamente associati alla malattia o correlati agli effetti collaterali dei trattamenti in atto (chemio e radioterapia), di medicazione e di inserimento di accessi vascolari a lungo termine che verranno prevalentemente eseguiti a domicilio. Tra le prestazioni garantite, anche consulenze di di nutrizione, nonché attività di counselling finalizzato alla definizione della entità dei bisogni del malato e della famiglia, con l’obiettivo di identificare il setting assistenziale più adatto.

L’ambulatorio di Grumo rientra nell’organizzazione dell’Unità operativa complessa di Cure palliative e Hospice, con sede a Monopoli e che svolge la funzione di centro di coordinamento aziendale delle cure palliative oncologiche e non oncologiche.

L’Unità operativa complessa si articola in due ulteriori strutture: Unità operativa semplice Hospice Grumo Appula che ha la responsabilità dell’Hospice di Grumo e Unità operativa semplice fragilità e complessità assistenziale (FCA) che coordina le Cure palliative non oncologiche destinate agli assistiti in Adi (assistenza domiciliare integrata) di secondo e terzo livello, a sua volta ripartita in 4 aree: metropolitana, sud, nord e Murgia. All’interno della macrostruttura aziendale è attivo l’ambulatorio infermieristico di cure simultanee, che integra precocemente e ad ogni fase della malattia le cure specifiche e le cure palliative, mediante una forte integrazione fra ospedale e territorio.

La Asl garantisce una assistenza diretta sia in strutture di ricovero che a domicilio a cura di un team multidisciplinare costituito da medici, infermieri, psicologi, fisioterapisti, operatori socio-sanitari e personale ausiliario sia indiretta tramite gli erogatori di cure del terzo settore. Ogni paziente riceve un piano assistenziale individualizzato (Pai) che prevede un intervento coordinato di più accessi alla settimana delle figure professionali interessate e nello stesso tempo viene fornito un supporto alla famiglia coinvolgendola attivamente nel percorso di cura.

Le prestazioni, di recente inserite nei livelli essenziali di assistenza (Lea), soprattutto a domicilio riducono i ricoveri inappropriati e permettono alla persona di rimanere nel proprio ambiente naturale e familiare, assicurando a tutti i pazienti interessati da patologie inguaribili trattamenti terapeutici omogenei.

«L’assistenza ai pazienti più fragili, oncologici e non, ha necessità di punti di riferimento strutturati e con specifiche professionalità come questo, capaci di fornire una risposta adeguata ai bisogni di una fascia di popolazione particolarmente delicata», spiega l’assessore regionale alla Sanità, Rocco Palese. «Del resto – aggiunge – è questa anche la rotta segnata dai finanziamenti Pnrr su cui la Regione si sta muovendo speditamente, consapevole che il rafforzamento della sanità di prossimità, in un’ottica di rete, può garantire un generale miglioramento del sistema sanitario».

L’apertura del centro a Grumo, precisa il direttore generale della Asl di Bari, Antonio Sanguedolce, «ha una valenza strategica sia perché rafforza l’assistenza nel comune dove è già presente un Hospice e sia perchè sarà punto di riferimento per un bacino di utenza molto ampio proveniente anche dai comuni vicini di Altamura, Gravina in Puglia, Santeramo in Colle e Cassano delle Murge».

L’obiettivo della programmazione futura, commenta Felice Spaccavento, direttore dell’Unità operativa complessa Cure palliative dell’azienda sanitaria, «è quello di replicare nell’area Murgia il modello di cura di Monopoli che può contare su attività di ricovero in hospice, prestazioni ambulatoriali e cure domiciliari secondo il progetto “Ospedale a casa” per assicurare trattamenti terapeutici diversificati in base alle singole situazioni patologiche, Nessun paziente può essere lasciato da solo con la sua malattia».

Nel 2022, comunica la Asl, sono stati presi in carico 422 pazienti dalle Cure Palliative. All’interno dell’Hospice di Monopoli sono stati assistiti 240 pazienti. Sono state erogate 698 prestazioni ambulatoriali e 4.666 prestazioni mediche domiciliari. Sono state inoltre assicurate 18.958 prestazioni infermieristiche domiciliari. Fondamentale per la tipologia di pazienti è il supporto psicologico che trova conferma nei dati: in un anno sono state effettuate 1.177 visite psicologiche domiciliari. Nel corso del 2022 sono stati registrati dalla Fragilità e Complessità 2.167 accessi domiciliari, mentre nell’Hospice di Grumo sono stati accolti 102 pazienti.

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