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sabato 27 Luglio 2024
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Bari, asportato un tumore con 5 micro-incisioni: la paziente 55enne dimessa dopo una settimana

L’équipe di Chirurgia generale a indirizzo oncologico dell’istituto tumori “Giovanni Paolo II” di Bari ha eseguito un complesso intervento chirurgico per l’asportazione di un tumore al retto.

L’équipe, coordinata da Aurelio Costa, ha operato una donna di 55 anni a cui era stata diagnosticata una voluminosa neoformazione cistico-solida perirettale, subito a contatto con il pavimento pelvico, che le causava dolore persistente. La paziente, inoltre, era portatrice di utero fibromatoso.

I chirurghi dell’oncologico barese sono intervenuti per via laparoscopica: la paziente, poche ore dopo l’intervento, era già in grado di muoversi, ha riacquistato subito la funzionalità intestinale e ha ripreso presto ad alimentarsi regolarmente. Sette giorni dopo l’intervento era a casa.

L’intervento presentava diverse difficoltà: la dimensione del tumore, il punto in cui si era sviluppato e la conseguente difficoltà di raggiungerlo, la presenza di un utero ingrossato a causa della fibromatosi.

«Pur in presa di una neoformazione perirettale molto voluminosa, associata per di più ad un utero aumentato di volume a causa della fibromatosi, abbiamo optato per un intervento con tecnica mini-invasiva», spiega il primario Costa. «Abbiamo eseguito 5 piccole incisioni cutanee, tutte inferiori al centimetro, riuscendo ad asportare non solo il tumore del retto ma anche l’utero e gli annessi – aggiunge -. Per evitare ulteriori incisioni, abbiamo provveduto all’asportazione anche per via transvaginale».

Il rapido recupero post intervento è stato inoltre possibile grazie all’applicazione del protocollo Eras, “Enhanced Recovery After Surgery” (miglior recupero dopo un intervento chirurgico), che prevede un’adeguata preparazione del paziente prima e dopo l’intervento, con dieta e attività fisica consigliata. La paziente è tornata a casa in una settimana, senza più dolore, con la completa risoluzione del sintomi che aveva segnalato al momento del ricovero.

«La scelta delle tecniche chirurgiche mini-invasive – dice il direttore generale dell’Istituto Tumori di Bari, Alessandro Delle Donne – garantisce un rapido decorso post-operatorio, con tempi di degenza estremamente brevi. Tutto ciò ha indubbi vantaggi sul paziente e risponde ai criteri di economicità e efficienza a cui siamo tenuti a rispondere in quanto amministrazione pubblica. Si tratta per questo di una buona pagina di sanità, che concilia risultati chirurgici, economia, salute e benessere del paziente».

Gero Grassi, presidente del Consiglio di Indirizzo e Verifica dell’Istituto commenta: «Interventi come questi sono buone pratiche di sanità da promuovere e sostenere».

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