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Bari, partorisce dopo aver sconfitto un tumore al seno: primo caso in Puglia

Un parto naturale, con una gravidanza ottenuta grazie ad un programma di oncofertilità, dopo aver sconfitto un tumore al seno: è la prima nascita, in Puglia, e tra le pochissime in Italia, avvenuta in una struttura sanitaria pubblica, in seguito a scongelamento di ovociti.

La donna, 40 anni, ha partorito la notte scorsa all’ospedale Di Venere, dopo che, a marzo 2020, si era rivolta al centro di Procreazione medicalmente assistita di Conversano, all’inizio della pandemia Covid, per intraprendere un percorso di preservazione della fertilità, in seguito ad un intervento chirurgico per rimuovere un carcinoma mammario.

La paziente è stata seguita e accompagnata durante tutto il percorso della gravidanza dall’equipe del dipartimento Gestione avanzata rischio riproduttivo e gravidanze a rischio, diretto dal dottor Paolo Volpe. Nel monitoraggio della gravidanza è stato eseguito lo screening del primo trimestre presso la Medicina fetale con esito di basso rischio sia per cromosomopatie che per ritardo di crescita e preeclampsia.

A partire dall’ottava settimana di gravidanza è stata affidata alle cure del dottor Mario Vicino, direttore dell’Unità operativa complessa di Ostetricia e Ginecologia del Di Venere. Il decorso della gravidanza è stato monitorato in modo costante e ha mostrato un andamento fisiologico sia dal punto di vista materno che dal punto di vista fetale.

Alla 36esima settimana, la signora è stata indirizzata all’ambulatorio della gravidanza a termine ed è stato indotto il travaglio di parto alla 40esima settimana e 3 giorni per riduzione del liquido amniotico. È stato successivamente indotto il travaglio e il parto è avvenuto spontaneamente alle ore 00:26 del 2 marzo con la nascita di un bambino del peso di 3 chili e 470 grammi in ottime condizioni.

Il parto successivo al percorso di riproduzione assistita in una paziente oncologica è tra i pochissimi finora registrati anche a livello nazionale. Il percorso di oncofertilità della paziente è cominciato a marzo 2020, quando, dopo essere stata operata fuori regione per un tumore al seno e, prima di intraprendere la chemioterapia, la signora si è rivolta al Centro di procreazione medicalmente assistita che ha sede nel presidio territoriale di assistenza a Conversano per iniziare un programma di preservazione della fertilità che consiste nel congelamento degli ovociti. Vista la prestazione di urgenza per una paziente oncologica, la direzione generale ha autorizzato il prelievo ovocitario ad aprile 2020, preceduto da stimolazione ovarica con un protocollo dedicato ai tumori mammari. La paziente è tornata nel 2022, dopo aver terminato la terapia audiuvante per il tumore, e dopo il via libera dell’oncologo di riferimento per la gravidanza.

La donna è stata sottoposta ad una serie di esami e ad una preparazione adatta alle pazienti con anamnesi per patologia oncologica mammaria, per cui sono stati scongelati gli ovociti il 1 giugno 2022, inseminati con gli spermatozoi del partner e sono stati trasferiti gli embrioni in cavità uterina. A distanza di due settimane dal transfer, è stato fatto il test di gravidanza che è risultato positivo.

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