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sabato 27 Luglio 2024
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L’istituto tumori di Bari al congresso europeo di oncologia dell’Oeci a Parigi

Una delegazione dell’Istituto tumori “Giovanni Paolo II” di Bari, con la direttrice amministrativa Filomena Fortunato, il direttore generale Alessandro Delle Donne, il direttore sanitario Pietro Milella e il vicedirettore scientifico Raffaella Massafra, sta partecipando, in questi giorni, al congresso europeo di oncologia Oeci in corso a Parigi.

L’Oeci, Organisation of european cancer institutes, spiega il dg Alessandro Delle Donne, a capo della delegazione dell’oncologico barese, «è l’organizzazione che dal 1979 raggruppa i più importanti Centri di ricerca oncologica in Europa e non solo. Questa tre giorni rappresenta un momento di confronto tra ricercatori di altissimo profilo scientifico impegnati nella lotta al cancro. L’obiettivo di questa rete è favorire la più ampia diffusione di modelli di oncologia e di soluzioni per migliorare la qualità della vita per i pazienti».

Durante l’evento saranno affrontati temi che, sottolinea il dg, «guardano a un modello europeo per le cure basato sulla stretta collaborazione tra reti oncologiche, pazienti e organizzazioni di pazienti, in perfetta sintonia con quanto già avviene nel nostro Istituto, dove l’ascolto e il coinvolgimento dei pazienti sono parti essenziali nella progettazione dei percorsi di cura».

Oltre 50 relatori internazionali si alterneranno nei vari panel di discussione. La principale conferenza scientifica si concentrerà su “La cellula come terapia” e una sessione sarà dedicata alla qualità nella cura e nella ricerca.

«La nostra partecipazione all’Oeci di Parigi – afferma Raffaella Massafra, vicedirettore scientifico dell’Istituto tumori ­– è attiva. Sarà presentato, infatti, il progetto sul monitoraggio della qualità di vita in oncologia “Euonquol”, al quale stiamo partecipando in rete con altri istituti. L’obiettivo ambizioso è tradurre le informazioni che saranno raccolte in futuri cambiamenti nella pratica clinica».

In questa edizione del congresso, gli istituti di ricerca collaboreranno attivamente con i partner ucraini per definire un piano di intervento europeo per riorganizzare il sistema sanitario ucraino e promuovere la partecipazione alle attività di ricerca.

«La presenza a un evento di confronto della comunità scientifica europea come questo – afferma il presidente del Consiglio di indirizzo e verifica Gero Grassi – ci arricchisce e sono certo che porterà riscontri nella pratica quotidiana di ricerca, di clinica e di organizzazione».

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