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sabato 27 Luglio 2024
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Operatori sanitari no vax: in 464 rifiutano il vaccino

Gli irriducibili no vax, anche fra gli operatori sanitari: in Puglia sono 464 e 185 sono sospesi senza stipendio. Tra i non vaccinati medici, infermieri, personale tecnico e ausiliario. Così Fabiano Amati, presidente della commissione Bilancio della Regione Puglia, chiede che i direttori generali delle Asl pugliesi applichino le sanzioni pecuniarie previste dalla legge regionale.  «Sono in tutto 464 gli operatori sanitari pugliesi non vaccinati delle aziende sanitarie, degli IRCCS e dei maggiori ospedali privati convenzionati – puntualizza Amati – e 185 i sospesi dal servizio senza stipendio. A nessuno è stata però irrogata la sanzione pecuniaria prevista dalla legge regionale fino a un massimo di cinquemila euro, e ciò rappresenta una grave omissione. Ricordo ai direttori generali che esiste una legge regionale dello scorso febbraio e una legge nazionale approvata nell’aprile successivo, oltre che recenti sentenze del giudice amministrativo che hanno chiuso definitivamente le disquisizioni dottrinali».

La presa di posizione di Amati, giunge al termine dell’audizione in commissione Sanità dei direttori generali delle Asl, degli Ircss e delle strutture ospedaliere private convenzionate “Casa sollievo della sofferenza”, “Miulli” e “Panico”, convocata per avere il quadro della situazione vaccinale del personale e degli eventuali provvedimenti presi. Lo stato dell’arte riferito da Amati parla di troppi sanitari che resistono al vaccino anti-Covid, ma stessa situazione si registra ogni anno con quello antinfluenzale: la paura irrazionale verso i vaccini, supera in alcuni casi quella delle conseguenze anche mortali procurate da Covid e influenza.
Nel dettaglio. In Asl Bari su una platea di 83 non vaccinati, 63 sono personale sanitario. Amati rende noto che «per 60 (25 infermieri, 2 medici e altri tra fisioterapisti, logopedisti, etc) sono già stati attuati i provvedimenti di sospensione. Per gli altri si sta procedendo alla valutazione delle richieste di esenzione. In nessun caso è stata irrogata la sanzione pecuniaria prevista dalla legge regionale». Nella Asl Bat i non vaccinati sono 37 di cui  21 operatori sanitari sono stati già sospesi. Tra loro 12 infermieri, 4 medici, un farmacista e poi ostetriche, operatori socio sanitari e un ausiliario. Anche in questo caso nessuna sanzione pecuniaria, insoste il consigliere regionale.
E Amati fa la conta anche per Asl Lecce con «131 non vaccinati, suddivisi tra 95 infermieri, 15 medici, un farmacista, 3 psicologi e poi tecnici di laboratorio, ostetriche, assistenti sociali, operatori amministrativi. Ad oggi non sono stati notificati i provvedimenti di sospensione e quindi neanche la sanzione pecuniaria».
Nella Asl di Foggia i non vaccinati sono 22, di cui 20 sono operatori sanitari. Solo in due (un infermiere e un addetto al comparto) sono stati sospesi. In Asl Taranto ci sono 74 non vaccinati e 64 sono stati sospesi anche se non hanno avuto alcuna sanzione pecuniaria.
Per Asl Brindisi si tratta di 33 non vaccinati di cui 18 sospesi, ma nessuno ha toccato i loro portafogli. «Dal Policlinico di Bari è stato riferito in Commissione che vi sono, nella platea di dipendenti, 89 non vaccinati – spiega Amati – di cui 46 operatori sanitari. Non si è proceduto, ci hanno spiegato, alla sospensione perché dalla Asl non hanno inviato l’elenco che consentisse loro di poter valutare eventuali esenzioni sì da evitare di emanare provvedimenti che sarebbero ovviamente impugnabili. Ma dalla Asl di Bari hanno immediatamente inviato la lettera che attesta invece l’invio di quell’elenco».
E il resoconto continua: «Situazione al Miulli di Acquaviva delle Fonti: 26 dipendenti non vaccinati. Di essi, 6 sono assenti per maternità, per gli altri 20 (uno psicologo, 3 ostetriche, 14 infermieri, un centralinista, un operatore di cucina) è scattata la sospensione senza sanzione pecuniaria. Dalla “Casa sollievo della sofferenza” hanno riferito in audizione che su 2.713 unità sono stati vaccinati in 2.654. I 49 non vaccinati (sia i 5 non sanitari che gli altri, tra infermieri, biologi, tecnici di gas medicale, medici, oss e ostetriche) è stato possibile ricollocarli ad altre funzioni. Nessuna sospensione né sanzione pecuniaria. In ultimo, tra le strutture private convenzionate, il “Panico” di Tricase: 21 non vaccinati, di cui 16 del personale sanitario (un medico, 2 biologi, 2 fisioterapisti, 8 infermieri, un tecnico di laboratorio e 2 oss) e 5 non sanitari. Il tecnico di laboratorio risulta essersi autosospeso, nessun procedimento di sanzione chiuso per gli altri. Ricordo a tutti i direttori generali che l’applicazione delle norme rientra tra i loro obblighi primari, soprattutto quando si tratta di tutelare la salute di persone che entrano negli ospedali per curarsi non per essere contagiati».

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