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sabato 5 Ottobre 2024
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Bari, sfuma Vivarini. Ora per la panchina è una corsa a tre: Sottil, Longo o Aquilani

Due piemontesi, navigati. Un laziale, alle prime armi, ma con un futuro di notevole prospettiva. Si gioca sull’asse Torino-Roma la scelta per la panchina del Bari, in attesa dell’ufficializzazione di Giuseppe Magalini nel ruolo di direttore sportivo. Tre i nomi più caldi: Moreno Longo, Andrea Sottil e Alberto Aquilani. Della serie “ne resterà soltanto uno”, è tra questi profili che si “nasconde” il futuro tecnico biancorosso. Dalla bagarre sono usciti Inzaghi, per il quale si attende solo l’annuncio del suo nuovo incarico a Pisa, D’Aversa, destinato a guidare il neo promosso Cesena, a trazione Usa, e anche Vivarini, che dopo aver comunicato l’addio al Catanzaro sembra destinato alla panchina del Venezia, in A, oppure a quella del Frosinone. Al momento le percentuali di un ritorno in Puglia sono bassissime.

Moreno Longo

Non è la prima volta nella storia recente che il Bari e il 48enne di Torino si avvicinano. Era già successo quattro mesi fa, prima dell’arrivo di Iachini, dopo l’esonero di Marino. Allora tra le parti non scattò il giusto feeling. Longo inoltre, reduce dal licenziamento a sorpresa dal Como il 13 novembre scorso, non era probabilmente del tutto convinto di farsi carico di una situazione complicata, come poi ampiamente dimostrato dal finale di stagione dei biancorossi. Il profilo coincide con l’identikit cercato dal Bari per la ripartenza: un allenatore di esperienza e vincente. In carriera il tecnico piemontese ha conquistato una promozione in serie A con il Frosinone, al termine del campionato di B 2017-2018, dopo aver battuto in finale playoff il Palermo. Il 2020 fu l’anno della salvezza in A con il Torino, dopo aver sostituito Mazzarri. Nella stagione successiva guidò l’Alessandria alla vittoria del campionato di Serie C.

Andrea Sottil

Anche in questo caso l’accostamento alla panchina del Bari è avvenuto spesso nel recente passato, in particolare per l’ottimo rapporto con Ciro Polito. L’ex ds biancorosso a fine dicembre 2020, durante la sua gestione ad Ascoli, aveva puntato sul 50enne di Venaria Reale per tentare di raggiungere la salvezza. Dopo aver preso i bianconeri penultimi Sottil riuscì a conquistare la permanenza in B, evitando anche la lotteria dei playout. Tra i successi professionali si annovera anche la promozione in serie B con il Livorno nel 2018. Ultima stagione invece poco felice all’Udinese, chiusa con un esonero ad ottobre scorso, lasciando i friulani terzultimi in classifica.

Alberto Aquilani

Largo ai giovani. Non può che essere questo il motto da inserire a piè pagina sul possibile contratto del 39enne romano, ispirato nella carriera di allenatore dall’amico e collega De Zerbi. «Mi piace perché riesce a dare un’identità precisa alle sue squadre», aveva dichiarato a luglio scorso in sede di presentazione da allenatore del Pisa. L’ultimo campionato ha segnato il debutto in Serie B per l’ex centrocampista della Roma dopo i trionfi sulla panchina della Primavera della Fiorentina, dove ha conquistato tre Coppe Italia di fila, ottenendo così il premio di migliore allenatore della categoria. Nel 2019 fu collaboratore tecnico dell’ex allenatore biancorosso Inchini.

I moduli

Nonostante si tratti di personalità molto diverse tra loro, c’è un comune denominatore tra Longo, Sottil e Aquilani: tutti e tre amano la difesa a 3, in particolare l’ex Como che la adotta con diverse declinazioni. Più “versatili” gli altri due, orientati anche sul 4-3-1-2 e il 4-3-3.

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