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lunedì 1 Luglio 2024
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Euro 2024: diario di un tifoso azzurro in Germania. Aspettando Italia-Albania – VIDEO

Finalmente il momento tanto atteso: seguire la nazionale italiana agli Europei di calcio in Germania. I biglietti per le partite li ho acquistati mesi fa ma solo all’ultimo ho prenotato voli e pernottamento. Alle 16:30 il volo da Bari verso Düsseldorf. Valigia pronta con sciarpa “Forza Azzurri”, bandiera tricolore e maglia della nazionale.

All’aeroporto, trovo tanti pugliesi e albanesi in partenza per Italia-Albania. In Germania sono attesi quasi 50.000 albanesi e 10.000 italiani per Euro2024. Incontro un gruppo di ragazzi italiani e albanesi, sono amici e partono insieme. Aurelia Begaj, albanese residente in Italia da 20 anni, dice: “A prescindere da chi vincerà, trionferà la fratellanza tra i nostri popoli. La cosa bella per me sarà cantare entrambi gli inni nazionali”. Gianluca, amico italiano, scherza: “Se vincono loro pagheranno le birre, se vinciamo noi paghiamo noi”.

Sull’aereo, tanti altri italiani in partenza per seguire gli Azzurri, accanto a me un ragazzo andriese e un tranese, poco più dietro un gruppo di 46 baresi e altri cerignolani. Questi almeno sono quelli di cui sono riuscito ad aver contezza. All’arrivo a Düsseldorf, l’aeroporto è silenzioso, le uniche voci sono quelle degli italiani appena sbarcati. Utilizzo Google Maps per raggiungere il centro: un bus e poi un treno. Di tanto in tanto chiedo qualche informazione ai tedeschi, li ho trovati tutti sempre molto disponibili e sorridenti e quasi tutti parlano inglese.
Sul treno due ragazzi baresi si siedono accanto a me, accanto a noi altre due coppie di italiani da Napoli e Potenza. Passa il controllore e mostro il mio abbonamento alla Deutsche Bahn, ottimo suggerimento della mia amica Roberta residente da anni in Germania. Un biglietto unico che mi permette di prendere qualsiasi mezzo pubblico tedesco per appena 49€. I miei compagni mostrano invece il Fan Pass, un pass gratuito che permette a chi è in possesso di un biglietto di Euro 2024 di viaggiare per 36 ore sui mezzi locali e sui regionali più lenti il giorno della partita e il successivo.

Tutto sembra procedere per il meglio. Anche troppo. E infatti improvvisamente il viaggio prende una piega inaspettata: il treno si ferma ad una stazione ma anziché proseguire torna indietro. Ci informiamo e scopriamo che c’è un blocco sulle rotaie e che saremmo dovuti scendere per prendere un bus sostitutivo: peccato che non ci fosse nessun avviso e che nessuno ci avesse avvertiti. Questo scherzetto ci è costato un ritardo di quasi tre ore. Scendiamo in una stazione di passaggio e per fortuna ci accoglie una scritta amichevole “Mr pizza”, in attesa del treno (quello giusto) di ritorno ci rifugiamo in una pizzeria per una birra e una pizza… surgelata. Finalmente arriviamo a Düsseldorf alle 22:20. Io mi avvio verso l’albergo, mentre i miei compagni proseguono.

La città è deserta, sono tutti a casa a guardare Germania-Scozia, finita 5-1 per i padroni di casa. La strada è piuttosto buia ma un passante mi rassicura: “puoi stare tranquillo Dusseldorf è una città estremamente sicura”. Se lo dice lui. Raggiungo l’albergo alle 23 ma mi preparo per uscire di nuovo.

Destinazione: Altstadt, la città vecchia di Düsseldorf. Appena raggiungo il quartiere finalmente incrocio fiumi di persone. In giro, tedeschi e scozzesi con magliette della nazionale e boccali di birra in mano cantano e festeggiano insieme. La fratellanza tra tifosi di diverse nazionalità è evidente. Mi ritornano alla mente le parole di quel ragazzo albanese al gate di Bari.

Raggiungo i miei nuovi amici italiani, quelli conosciuti all’aeroporto, in un pub, l’atmosfera è elettrizzante: tutti chiacchierano, ballano e si divertono, birra e abbracci tra tifosi di ogni provenienza. Nessuno sopra le righe. La musica è internazionale, così internazionale che con grande stupore, a un certo punto sento suonare “Non dirgli mai” di Gigi D’Alessio e “Sarà perché ti amo” dei Ricchi e Poveri.
Verso le due di notte, torno in albergo. Sul tragitto, mi rendo conto di non aver cenato e mi fermo per un’altra pizza. Ovviamente surgelata, ma a quanto pare dovrò fari l’abitudine.

Düsseldorf lascia il ricordo di una città vivace e piena di giovani. Ora mi aspetta Dortmund per Italia-Albania. È tempo di indossare la mia maglia, quella azzurra e tifare insieme a tanti connazionali, uniti come fratelli. Almeno per un giorno. Forza Azzurri!

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