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sabato 27 Luglio 2024
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Il Bari contro la rivelazione Campobasso per continuare la fuga

Quattro vittorie consecutive tra i professionisti a Bari non si vedono dalla “meravigliosa stagione fallimentare” del 2013/14. Troppo. La trasferta a Campobasso sembra la classica occasione servita sul piatto d’argento, ma guai a sottovalutare i molisani, una delle rivelazioni della stagione. Tra cambi forzati e turn-over, Mignani dovrà trovare la formula giusta per battere una squadra solida e propositiva. Vincere infatti significherebbe allungare ancora sulle prime inseguitrici che nel prossimo turno si affronteranno tra loro.

Qui Campobasso
Il Campobasso non avrà il blasone di Avellino o Catania, eppure è lì, appaiato agli irpini e davanti agli etnei in classifica. Mister Mirko Cudini in tre anni di lavoro ha costruito una squadra giovane e votata all’attacco. Dopo un secondo posto nella stagione interrotta dalla pandemia, al secondo anno il tecnico marchigiano ha conquistato la promozione in C e adesso candida i rossoblù a essere la sorpresa del campionato.
Occhio al giovane attaccante Mattia Rossetti, 4 gol fin qui, e al giovanissimo Joshua Tenkorang. Nato nel 2000, il centrocampista piemontese è considerato uno dei talenti più interessanti della sua generazione e le prestazioni fin qui lo confermano.
Qui Bari
Mister Mignani ha ancora un paio di giorni per sciogliere i dubbi di formazione. A centrocampo l’infortunato Scavone verrà sostituito da uno tra Mallamo e Bianco. In difesa ballottaggio a sinistra tra Ricci e Mazzotta. Davanti confermati Botta e Cheddira, con Antenucci che potrebbe avere la meglio su Marras, tornando così titolare dopo le tre panchine consecutive.
L’ultima sfida
Oggi la proprietà dei molisani è divisa tra gli Stati Uniti e la Svizzera, con l’imprenditore newyorkese Matt Rizzetta affiancato da un fondo di investimenti elvetico. Fa impressione dunque ripensare all’ultimo precedente tra le due squadre, che finì 1-0 per i molisani. Erano il Bari dei Matarrese e il Campobasso di Tonino Molinari, il presidente che portò i rossoblù in serie B. Sono passati 34 anni, un’altra epoca, un altro calcio.

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