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sabato 27 Luglio 2024
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Mal di sintetico: Bari ko anche con la Juve Stabia

Il Bari ci ricasca. La gara esterna con la Juve Stabia valida per la 13^ giornata del girone C di Serie C termina con una cocente sconfitta di misura. La seconda consecutiva fuori casa dopo quella incassata con la V. Francavilla due settimane fa. A nulla o poco sono serviti gli appelli di mister Mignani alla vigilia del match: “Servirà determinazione e non sbagliare assolutamente la partita”, aveva detto l’allenatore biancorosso, evidentemente subodorando come il pericolo fosse ancora una volta in agguato. A decidere i 90 minuti è un calcio di rigore concesso per l’infortunio in area di Gigliotti: cross dalla sinistra, Stoppa tenta l’aggancio, il centrale biancorosso in marcatura colpisce la palla goffamente con il braccio destro bel lontano dal corpo. Dal dischetto va Eusepi, poco prima vittima di un problema muscolare, che trafigge Frattali. 1-0 e niente da fare per gli uomini di Mignani. Rete pesantissima da tre punti che rimanda senza appello il Bari, vanificando l’entusiasmo e le certezze ritrovate dopo la bella affermazione casalinga contro il Catanzaro. Pomeriggio da dimenticare per i biancorossi mai capaci nell’arco dell’incontro di costruire vere occasioni da rete. Lenti, macchinosi, con poche idee, e con un centrocampo e attacco in giornata decisamente no. Da segnalare solo un paio di conclusioni di Simeri nel primo tempo, e, nella ripresa, un colpo di testa di Cheddira fuori dallo specchio della porta, insieme ad un tiro dalla distanza di D’Errico, finito a lato per una questione di centimetri. Purtroppo inutili i molteplici tentativi, anche di natura tattica, adottati da Mignani per provare a dare una scossa alla squadra e cambiare l’inerzia della gara: senza effetto gli innesti a inizio ripresa di Di Gennaro e Marras, gettati subito nella mischia, al posto di Scavone e di uno spento Botta, con l’obiettivo di dare maggiore qualità e fantasia alla manovra offensiva. Cambi cui poi sono seguiti quelli di Cheddira, D’Errico e Citro, per Bianco, Mallamo e Simeri. Un Bari a trazione anteriore e messo in campo con un 4-2-4 che però non ha evitato la seconda caduta in campionato. Alla fine i pugliesi termineranno la partita anche in dieci per l’espulsione di Gigliotti, punito con il secondo cartellino giallo per un inutile fallo a centrocampo ai danni di Evacuo. Sanzione inevitabile che mette il sigillo su una prestazione molto negativa del centrale difensivo ex Chievo. Il Bari resta così a quota 27 punti e incoraggia le dirette inseguitrici che accorciano in classifica verso la vetta. Solo quattro i punti conquistati nelle ultime quattro partite, tra cui spicca però il successo di sette giorni fa con il Catanzaro. Tra i compiti da fare in settimana anche i temi relativi alla fase difensiva: nove le reti incassate dal Bari nelle ultime sei giornate. La partita con il Monopoli dello scorso 3 ottobre è stata l’ultima terminata senza subire gol. 

Mignani: “Prestazione brutta, brutta. Salvo solo 10’ e nel secondo tempo troppa ansia”
Non usa mezze misure mister Michele Mignani, che con la solita onestà intellettuale, ammette i limiti mostrati dalla sua squadra al Menti di Castellammare di Stabia, dove il Bari ha incassato la seconda sconfitta in campionato: “È difficile spiegare una prestazione di questo genere; non siamo riusciti a fare niente di ciò che avevamo preparato. Abbiamo fatto bene solo i primi dieci minuti, poi ci siamo allungati e abbiamo concesso il fianco alle ripartenze e allo sviluppo della manovra avversaria. Il rigore è maturato in una situazione simile a tante vissute nell’arco del primo tempo. Nella ripresa abbiamo avuto tanta, troppa ansia di riprendere la partita senza logica e facendo confusione. Una prestazione brutta, brutta. Ora bisogna provare a capirne i motivi, resettare, ricredere nel lavoro e ripartire.”
Pucino: “Abbiamo perso l’entusiasmo delle prime giornate”
Non si nasconde nemmeno il laterale destro Raffaele Pucino che punta il dito contro l’atteggiamento della squadra biancorossa: “Dovevamo dare un altro segnale al campionato e a noi stessi. Sotto questo aspetto siamo venuti meno. Abbiamo iniziato un po’ con il braccino corto. Di fronte avevamo una squadra tutta schierata sotto la linea della palla e che correva con spirito di sacrificio. Dobbiamo prendere esempio. È mancato anche quel divertirsi ed entusiasmo che abbiamo dimostrato nelle prime partite di campionato dove si vedeva un Bari più spregiudicato.”
 

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