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«Il vento sta cambiando cogliamo l’opportunità»: la visione di una Puglia che sa innovare

Francesco Cupertino, giovane e brillante Rettore del Politecnico di Bari, chi è?

Sono un docente appassionato del mio lavoro, soprattutto sono un ricercatore che vede nella ricerca scientifica uno strumento fondamentale per garantire futuro ai nostri giovani e sviluppo al Territorio e al Paese.

Sono un uomo riconoscente verso i miei maestri e la mia terra e vorrei restituire quello che ho ricevuto, attraverso il mio lavoro. Nel Politecnico ho vissuto tutte le tappe della mia carriera e, tuttavia, ho avuto molte e importanti esperienze di studio e ricerca, in Italia e all’estero. Questo ha influito molto sulla mia visione della governance. Il Politecnico è per me una seconda famiglia: una comunità di donne e uomini ancorati ad una forte identità, ma con lo sguardo rivolto al futuro.

Il Sud è sempre visto come fanalino di coda, anche a livello universitario. Molti scelgono di andare a Milano o a Torino a studiare per le maggiori opportunità di lavoro che verrebbero offerte. Questo è ancora vero o sono delle situazioni, dei credo, legati al passato?

Il vento sta cambiando e bisogna cogliere l’opportunità. Il ministro dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, intervenendo all’inaugurazione dell’anno accademico del Politecnico di Bari, ha riconosciuto che siamo un polo di riferimento per il Sud e che possiamo diventarlo per il Mediterraneo. È vero che molti giovani vanno altrove a studiare, ma dobbiamo chiederci quanto influisca, su queste scelte, il contesto territoriale, ancora svantaggiato da molti punti di vista

Cosa si può fare per trattenere i giovani qui al Sud?

Dobbiamo valorizzare il grande potenziale innovativo della Puglia. Siamo una terra ricca di talenti e risorse naturali: bisogna investire nello sviluppo di ecosistemi dell’innovazione basati sulla ricerca scientifica e il trasferimento tecnologico alle imprese. Bisogna favorire la sinergia tra grandi realtà industriali, università e startup, sostenere la crescita delle piccole e medie imprese.

Il Politecnico di Bari è un’eccellenza a livello internazionale, tra le 600 Università migliori al mondo. Per lei questo traguardo cosa rappresenta?

Più che un traguardo, è un incentivo a fare sempre meglio. Sappiamo bene che dobbiamo lavorare sodo ogni giorno, ma siamo fiduciosi che la politica e le istituzioni faranno la loro parte. La nostra reputazione è un valore aggiunto per il territorio: se cresce il Politecnico, cresce la Puglia e il Mezzogiorno.

Quali sono le azioni che il Politecnico ha messo in atto e quali quelle che ha in serbo per il prossimo futuro?

Il prossimo anno accademico partiranno nuovi corsi di laurea magistrale in Ingegneria della Gestione delle Infrastrutture Civili, in Ingegneria Energetica e in Trasformazione Digitale, pensati con grande attenzione alle competenze digitali e all’evoluzione del mercato del lavoro. Abbiamo reso ancor più stretti i rapporti con me imprese: oggi abbiamo 16 laboratori pubblico-privati in cui facciamo ricerca e sviluppo insieme con le imprese. Abbiamo costituito l’incubatore di startup e avviato la business school con partner istituzionali (Confindustria e Ance) e aziende.

Donne e STEM, una questione aperta e dibattuta. Lei cosa ne pensa? Quali potrebbero essere gli strumenti per favorire il maggiore interesse del genere femminile verso le facoltà tecnico/scientifiche?

Le donne sono troppo poche ovunque e non solo al Politecnico. È un difetto di sistema, forse un retaggio culturale, ma ci stiamo lavorando. Abbiamo programmi di orientamento specifici, per incentivare le immatricolazioni in area STEM, anche in collaborazione con le imprese.

Un Politecnico così attivo è composto da persone che credono in ciò che fanno e sono felici di poter contribuire alla crescita e allo sviluppo. Sicuramente il suo è un modello che va nella direzione della maggiore condivisione possibile. Qual è, se c’è, un suo segreto?

Noi crediamo nel valore delle persone e cerchiamo di valorizzarle. Solo così possiamo coinvolgere tutti in un lavoro quotidiano per raggiungere sempre l’eccellenza, la valorizzazione del merito, la qualità dei processi.

Francesco Cupertino e Poliba, una crescita esponenziale rafforzata dai fatti e dai progetti. Vuole dare qualche consiglio ai suoi colleghi e alle sue colleghe?

Più che un consiglio, un auspicio che spero sia quanto più possibile condiviso. Ci aspettano grandi cambiamenti della società nei prossimi anni, che richiederanno sinergie per valorizzare e mettere a sistema le migliori competenze di tutti. Serviranno collaborazione, determinazione e obiettivi chiari per tutti. Il consiglio, invece, vorrei darlo agli studenti: siate sempre affamati di futuro, attenti ai buoni consigli e pronti a camminare da soli, non appena ne avrete la possibilità. In tutto, inseguite sempre i vostri sogni.

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