Il fenomeno colpisce soprattutto i giovani sotto i 35 anni, con una percentuale che supera l’8%, rispetto alla media nazionale del 5%
Il malfattore provoca un colpo all’auto dell’ignaro automobilista durante una manovra di parcheggio, per poi accusarlo di aver causato un danno alla propria vettura. Per evitare di coinvolgere l’assicurazione, il truffatore propone di risolvere la questione con un pagamento in contanti.
La truffa del finto tamponamento è la più comune, coinvolgendo il 44% dei rispondenti. Questo schema colpisce particolarmente le donne (47%) rispetto agli uomini (41%).
un complice del truffatore lancia una lattina vuota contro l’auto della vittima in movimento. Poco dopo, un’altra vettura si affianca all’automobilista e il conducente accusa la vittima di aver rotto il suo specchietto. Anche in questo caso, la proposta è di saldare il danno in contanti
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Anche in questo caso, la proposta è di saldare il danno in contanti per evitare l’aumento del premio RC auto. Questa truffa è segnalata dal 42% dei rispondenti al sondaggio. Questa truffa colpisce più gli uomini (48%) rispetto alle donne (35%).
Il truffatore si getta a terra quando un’auto passa, fingendo di essere stato investito. Un complice testimonia a favore del malfattore, sfruttando il senso di colpa dell’automobilista per estorcere un risarcimento in contanti.
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Gli automobilisti più esperti, una volta riconosciuta la truffa, tendono a proseguire senza fermarsi (24%) o a chiamare le forze dell’ordine (54%). Di fronte alla minaccia di coinvolgere la Polizia, spesso i truffatori abbandonano il loro piano.
FONTE DATI: indagine commissionata da Facile.it, in collaborazione con Consumerismo No Profit e condotta da mUp Research e Bilendi