Home Attualità Aumenti in bolletta, al momento inutili i ricorsi. Consumatori indifesi

Aumenti in bolletta, al momento inutili i ricorsi. Consumatori indifesi

Armi spuntate quelle dei consumatori, anche se provano a riunirsi in gruppi, nel tentativo quasi disperato di far sentire le proprie ragioni. Gli aumenti in bolletta, argomento di discussione e campo di scontro (anche politico) per il rispetto di diritti, sono oggetto di numerose segnalazioni da parte dei pugliesi, che provano a rivolgersi alle associazioni dei consumatori. Invano.

«Presenteremo ricorsi all’Arera (l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente) perché valuti la congruità dei costi – annuncia Domenico Romito, presidente di Avvocati dei consumatori – Bisognerebbe accertare se i prezzi applicati dai distributori sono stati valutati facendo una media del prodotto stoccato, non attenendosi invece all’ultimo di mercato».

Nessuna azione è in programma da parte di altre associazioni di consumatori che però restano a guardare, pronti ad entrare in campo ove se ne creino le condizioni. A febbraio scorso, in realtà, il Codacons aveva comunicato di aver fatto ricorso al Tar contro le delibere di Arera che fissano il prezzo di energia e gas, ma senza avere, al momento, alcun riscontro.

Ciò che resta, a difesa di famiglie e imprese, è l’articolo 3 del decreto legge aiuti bis del 9 agosto prevede fino al 30 aprile 2023 la moratoria delle modifiche unilaterali dei contratti nel mercato libero, e circa il 65 per cento dei consumatori attuali è sul mercato libero. Significa, allora che le aziende non possono fare modifiche unilaterali in aumento. Nulla da fare, allora, se non attenersi ai decaloghi sul risparmio quotidiano di energia: dalla lavatrice, all’acqua della doccia, alla temperatura della pentola che bolle. Un elenco, sempre più lungo e simile a un paracadute.

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