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Da Orfeo a John Lennon, domani al Museo archeologico nazionale di Taranto l’ingresso è gratuito

Domani prima domenica del mese, si rinnova l’appuntamento che su iniziativa del ministero della Cultura consente l’ingresso gratuito al Museo archeologico nazionale di Taranto. Il MarTa si prepara all’appuntamento con un’offerta di rilievo, considerate le proposte di fruizione culturale abbinate all’importante collezione permanente.

L’offerta

«Dalla preistoria al Medioevo il museo rappresenta uno spaccato di vita di tutte le civiltà che hanno abitato la Puglia – spiega la direttrice Stella Falzone – passando dal florido periodo dei coloni greci anche in relazione osmotica con le popolazioni indigene, fino alla conquista romana con l’avvio dell’importante periodo di programmazione urbanistica e democratica della città».

Il filo della storia

Un mix tra passato, presente e futuro. A cominciare dalla texture espositiva arrichita nella hall di ingresso dalla grande vetrina della Temporary Art che porta in luce una serie di reperti tornati alla fruizione dopo anni passati nei depositi. Una contaminazione che è possibile apprezzare anche in altre importanti sale, come la numero uno, che nell’ex Convento degli Alcantarini (XVIII secolo), ospita il gruppo scultoreo di “Orfeo e le Sirene” con alle spalle, la mostra “Bob Gruen: “John Lennon, The New York Years”, 60 scatti del noto fotografo americano, che rappresentano l’iconografia pubblica della coppia John Lennon e Yoko Ono. La mostra realizzata nell’ambito dell’edizione 2024 del Medimex, rimarrà aperta fino al 14 luglio.

L’esperienza

Domani inoltre, sarà l’ultimo giorno della mostra “Tocca le sue curve. Percezione dell’arte”, che permette il contatto tattile con reperti archeologici ricostruiti con stampanti 3D, godibili anche da persone ipovedenti. «Confermiamo la nostra mission di luogo di studio, tutela e valorizzazione – sottolinea Falzone – e per questo vogliamo ostinatamente parlare a tutti con la convinzione che solo preservando le radici possiamo proiettarci nel futuro».

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