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In Puglia si celebra la giornata dell’invecchiamento “sano e attivo”: «Le persone anziane sono una ricchezza»

La Puglia è la prima regione in cui una legge regionale, la numero 16 del 2019, «parla non solo di invecchiamento attivo, ma anche di buona salute che dobbiamo garantire con diversi interventi tra cui la partecipazione attiva a supporto della domiciliarità, dei caregiver familiari e delle reti di auto-organizzazione dei servizi». Lo ha affermato l’assessora regionale al Welfare, Rosa Barone, partecipando, questa mattina, all’incontro promosso in occasione della “Giornata regionale per la promozione dell’invecchiamento sano e attivo” che ricorre il 22 aprile, nel giorno di nascita del Premio Nobel Rita Levi Montalcini.

Barone ha sottolineato che la Regione punta «sulla formazione permanente, sulla promozione della salute, sulla prevenzione e il benessere per migliorare l’inclusione. L’intento – ha aggiunto – è quello di incentivare l’equilibrio psicofisico delle persone coinvolte, le iniziative culturali e di turismo sociale per favorire la partecipazione alla vita attiva e lo scambio intergenerazionale. Parliamo quindi di un tema sempre più centrale, da inserire assolutamente all’interno di tutte le agende politiche. Proprio per l’invecchiamento attivo, la Regione Puglia, lo scorso ottobre, è stata promossa centro di riferimento europeo Rscn (Reference site collaborative network) con un rating pieno di 4 stelle su 4. Questo riconoscimento oltre a riempirci di orgoglio ci fa capire che siamo sulla strada giusta», ha concluso Barone.

Nel corso della mattinata sono stati gli interventi che si sono susseguiti per promuovere l’invecchiamento attivo in Puglia e sono stati presentati alcuni progetti vincitori di finanziamento I.A. e Puglia Capitale Sociale 3.0, a dimostrazione di come e quanto le risorse finanziarie pubbliche possano trasformare in realtà iniziative di rilievo e grande utilità sociale.

«Abbiamo finanziato – ha spiegato la direttrice del Dipartimento Welfare, Valentina Romano – sull’intero territorio regionale progetti volti a favorire l’invecchiamento attivo e ridurre il divario digitale. Anche attraverso Puglia Capitale Sociale 3.0, sono state attuate progettualità che favoriscono la longevità attiva ed il benessere, così come lo scambio intergenerazionale. Le persone anziane sono una ricchezza per la nostra società, per questo è nostro dovere favorire percorsi per l’autonomia e il benessere psicofisico, economico e sociale e consentire la creazione di reti territoriali. Tali obiettivi sono inseriti all’interno del V Piano Regionale delle Politiche Sociali, che per la prima volta incastona l’invecchiamento attivo tra le 7 aree strategiche, permettendo così agli Ambiti territoriali di destinare specifiche risorse economiche al tema».

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