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Capitale del libro 2024: la Lega spoilera il vincitore e ora Tito valuta il ricorso

“Capitale italiana del libro 2024”, ha vinto Taurianova, comune nella piana di Gioia Tauro, ma è polemica perchè la notizia è emersa prima della proclamazione.

A spoilerare la vittoria il sottosegretario della Lega Durigon, complimentatosi pubblicamente con il sindaco di Taurianova. E ora, i sindaci di Tito, in provincia di Potenza, e delle altre città finaliste annunciano battaglia, valutando un ricorso, e chiedono chiarimenti al ministro della Cultura Gennaro San Giuliano. Sul caso è intervenuto anche il Pd. C’è aria di festa a Taurianova, comune di quasi quindicimila abitanti in provincia di Reggio Calabria dopo la designazione a “Capitale italiana del libro 2024”.

“ Il progetto di Taurianova – queste le motivazioni della Giuria del Ministero della Cultura – è stato premiato perché rappresenta per una realtà piccola, la strada di una crescita o addirittura una ricrescita attraverso la realizzazione di infrastrutture culturali, materiali, immateriali e valoriali, capaci di irradiare i propri effetti virtuosi anche sul territorio circostante”.

«Nulla di strano – dice il vicesindaco di Tito Fabio Laurino – se non che la notizia della designazione di Taurianova sia iniziata a circolare dal 9 febbraio, in seguito a una dichiarazione del sottosegretario leghista Durigon e ripresa da numerosi organi di stampa in cui diceva di aver appreso la notizia dal sindaco della città (leghista anche lui)». La città è guidata da Roy Biasi , esponente della Lega. «Un po’ strana come cosa – aggiunge – considerato che la proclamazione sarebbe dovuta avvenire con una cerimonia presieduta dal Ministro della Cultura (…). Ci siamo chiesti: come fa il sindaco a sapere questa notizia? È vero o c’è stato un fraintendimento?». «Nessun fraintendimento, perché poi è arrivato il comunicato del Ministero della Cultura», spiega Laurino, che aggiunge: «Quindi il sindaco di Taurianova aveva ragione. Ma come ha fatto a saperlo in anteprima? Per questo, insieme alle altre città abbiamo richiesto un incontro urgente al Ministro e la contestuale sospensione in autotutela di qualsiasi atto (in questo caso il decreto di nomina di Taurianova a Capitale Italiana del Libro) al fine di chiarire i contorni di una vicenda che, nelle modalità, pare un po’ strana. Seguirà anche una richiesta di accesso agli atti. Mi auguro – continua Laurino – che tutta questa vicenda non sia l’ennesima dimostrazione di un sistema che, forse, ha bisogno davvero di libri per la formazione di una coscienza critica e onesta, ma soprattutto di un’etica».

«Ma sono certo che il Ministro Sangiuliano saprà dipanare i dubbi da noi sollevati e consentirci di festeggiare tutti insieme la Capitale Italiana del Libro 2024», conclude il vicesindaco di Tito, cittadina arrivata in finale per il titolo (che avrebbe comportato un premio di cinquecentomila euro per la promozione della lettura) con Grottaferrata, Trapani e San Mauro Pascoli, oltre che con la vincitrice. Sul caso è intervenuto anche il Pd. «San Giuliano chiarisca», chiedono i componenti Pd della Commissione Cultura della Camera. «Nessuna irregolarità, solo una dichiarazione informale», replica il sindaco di Taurianova che aggiunge: «Chiaro che è trapelato qualcosa e di conseguenza si è scatenata la classica tempesta in un bicchier d’acqua». Insomma, il sindaco prova a tranquillizzare gli animi dopo la vicenda che ha tutto il sapore di un pasticcio in salsa Lega.

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