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Confartigianato: «In Basilicata tra 1000 e 1200 i posti di lavoro bruciati con crediti inesigibili»

«Se le piccole imprese non potranno incassare i crediti fiscali per lavori incentivati dai bonus edilizia si perderanno complessivamente 47mila posti di lavoro, di cui tra i 1000 e i 1200 in Basilicata». Questa la denuncia di Confartigianato che ha calcolato l’impatto sull’occupazione nel settore delle costruzioni a causa del blocco del sistema della cessione dei crediti, non gestibili sul mercato bancario per le continue modifiche normative in materia.

La presidente di Confartigianato Matera, Rosa Gentile, evidenzia che le imprese artigiane del comparto costruzioni nel materano sono poco più di un migliaio a cui aggiungere gli artigiani della filiera (manutentori, installatori impianti termici ed elettrici, ecc.). «Si ridurrebbe del 40% l’aumento di occupazione – precisa Rosa Gentile – creato nel settore delle costruzioni nell’ultimo anno. Il blocco dei crediti, le continue modifiche normative in materia di bonus edilizia e la volontà del Governo di non prorogare il superbonus colpiscono proprio l’unico settore che, anche grazie a queste misure di sostegno, ha rimesso in moto il mercato del lavoro negli ultimi due anni».

Tra il primo trimestre 2020 e il primo trimestre 2022, infatti, le costruzioni hanno fatto registrare l’aumento di 176mila addetti, a fronte del calo generalizzato di addetti nei servizi (-106mila), nella manifattura (-41mila), nell’agricoltura (-50mila). A livello territoriale il maggiore incremento di occupazione nelle costruzioni si è registrato nel Mezzogiorno, con 101mila addetti in più negli ultimi due anni, seguito dalla crescita di 71mila occupati nel Nord Ovest.

Guido Tortorelli

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