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IT-alert, nuovo test in Basilicata: sarà simulato il collasso della diga di Monte Cotugno

Il sistema di allarme pubblico IT-alert sarà nuovamente testato, in Basilicata, lunedì 7 ottobre quando verrà simulato il collasso della diga di Monte Cotugno – una delle sette grandi dighe presenti nella regione – con l’obiettivo di mettere alla prova l’efficacia del sistema di risposta delle strutture operative del sistema regionale della Protezione civile.

Contestualmente al test verrà condotta un’esercitazione “per posti di comando”, con l’attivazione dei centri operativi e dei sistemi di comunicazione tra le strutture di protezione civile coinvolte.

Sarà simulato lo scenario di collasso della diga a seguito di un’alluvione determinando un’ipotetica onda di piena del fiume Sinni con progressivo innalzamento del livello di invaso della diga di Monte Cotugno, oltre la quota di coronamento, fino al collasso parziale o totale dello sbarramento o di alcuni suoi organi di ritenuta.

I comuni interessati dalla simulazione

Il perimetro dell’area all’interno del quale il sistema nazionale di allarme pubblico IT-alert dirama i messaggi relativi alla fase di “collasso” di una grande diga, coincide con il confine amministrativo dei comuni in cui ricade l’invaso e di quelli a valle della diga stessa.

Pertanto, il messaggio sarà inoltrato nei territori di Senise, Noepoli, Colobraro, Valsinni, Tursi, Rotondella, Policoro e Nova Siri.

Il messaggio sul cellulare

A inviare l’alert, lunedì alle 11 circa, sarà il dipartimento di Protezione civile nazionale, per conto della Regione Basilicata. Il messaggio sarà gratuito e anonimo e verrà ricevuto in automatico dai telefoni cellulari presenti all’interno dell’area interessata, anche in caso di segnale limitato o di saturazione della banda telefonica.

Nessun dato personale di chi riceve il messaggio verrà in alcun modo trattato. Il messaggio conterrà un link a un questionario che potrà essere compilato in forma anonima.

Le “sentinelle” sul territorio

Per verificare in tempo reale la corretta ricezione del messaggio del sistema IT-alert inviato durante l’esercitazione, sul territorio saranno coinvolte 76 “sentinelle” ovvero 30 squadre di volontari (anche di fuori regione), posizionate all’interno e all’esterno dell’area oggetto di allarme, che utilizzeranno un apposito programma applicativo web messo a disposizione dal dipartimento nazionale.

Tra le “sentinelle” ci saranno anche rappresentanti della Capitaneria di porto di Taranto, posizionati nel mar Jonio, al largo della foce del fiume Sinni.

La simulazione dell’evacuazione di una scuola

Inoltre, durante l’esercitazione, a cura dell’Ufficio scolastico della Basilicata, sarà effettuata una prova di evacuazione dell’Istituto comprensivo “Luigi Settembrini” di Nova Siri Scalo, il cui edificio si trova nell’area di sommersione ipoteticamente prodotta dal collasso della diga. La prova coinvolgerà circa un centinaio di alunni dei diversi cicli scolastici.

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